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Tony Blair si crede la reincarnazione di Giuliano l'Apostata

8 settembre 2009 (MoviSol) - Dopo aver lasciato Downing Street, Tony Blair si è convertito al cattolicesimo e si è lanciato in una sorta di reincarnazione di Giuliano l'Apostata per conto dell'Impero Britannico. Allo scopo, ha fondato la Tony Blair Faith Foundation, un'organizzazione lanciata ad una grande cerimonia al Time Warner Building di New York nel maggio 2008 e che ha sede a Londra e alla Yale Divinity School, dove Blair insegna "religione e globalizzazione". Tra i membri del consiglio direttivo della TBFF troviamo:

  • Lord Richard Chartres, il vescovo anglicano di Londra che è anche membro del Privy Council, il gabinetto della Regina, e decano della Cappella della Famiglia Reale. Chartres è da 30 anni il consigliere spirituale e amico stretto del Principe Carlo, e fu accusato di complicità nell'insabbiamento dell'inchiesta sulla morte della Principessa Diana;
  • Il dott. Ismael Khudr Al-Shatti, un autorevole membro della Fratellanza Musulmana, consigliere del Primo ministro del Kuwait;
  • Il rabbino David Rosen, capo della Anti Defamation League in Israele;
  • Rick Warren, il pastore fondamentalista della Saddleback Church in California che pronunciò l'invocazione alla cerimonia di inaugurazione di Barack Obama.

L'EIR sta preparando un servizio per mostrare che Tony Blair è al centro di un'intera rete di organizzazioni di facciata che promuovono guerre religiose in tutto il globo. Significativamente, nel suo intervento al Meeting di Rimini il 27 agosto, Blair ha asserito che la dinamica principale in Terrasanta non è l'aspirazione dei palestinesi alla giustizia, ma i conflitti religiosi. "Dicono che la religione non abbia niente a che fare [col conflitto israelo/palestinese], ma quando vado a Gerusalemme – e un aspetto positivo del mio lavoro è che vado spesso in Terrasanta – e guardo dalla finestra, dico: è assurdo, è chiaro che ha a che fare con la religione".

Blair ha scelto di partecipare al Meeting di Rimini per procurare massima visibilità mediatica alla scelta della sua "conversione". Sembra che all'uopo, abbia accettato di rinunciare ad ogni compenso. Nel suo intervento, ha blandito la platea lodando l'enciclica Caritas in Veritate, e ha suggerito che la Chiesa cattolica si erga a pilastro della globalizzazione, mettendo le misure anti-cambiamenti climatici in cima alle priorità. Spesso applaudito da un pubblico che evidentemente non distingue tra profumo d'incenso e puzza di zolfo, l'ex Primo ministro di Sua Maestà ha detto: "Ricordo che quando ponemmo i cambiamenti climatici e la povertà globale sull'agenda del G8 di Gleneagles nel 2005, ci fu considerevole costernazione tra i politici, preoccupati delle richieste. Ma il loro fardello fu alleggerito dal sostegno chiaro e solido fornito dalla Chiesa Cristiana".

Non proprio cristiane sono le ambizioni di Blair, rivelate da una fonte diplomatica a Reuters, secondo cui "Il successo di Blair a Rimini dovrebbe permettergli di trovare nuovi alleati nella corsa alla Presidenza UE". Si tratta della carica di "Presidente permanente" dell'UE, prevista dal Trattato di Lisbona. Ma quel trattato, trafitto dal referendum irlandese, potrebbe non resuscitare nonostante gli sforzi straordinari e anticostituzionali messi in campo. Per non menzionare la bomba ad orologeria rappresentata dal caso Kelly, che sta dissotterrando elementi imbarazzanti per Blair, riguardanti la responsabilità del suo governo nel depistaggio delle indagini e forse nell'assassinio del dott. David Kelly, l'esperto nucleare che aveva smentito Downing Street alla vigilia della guerra contro l'Iraq (cfr. EIR Strategic Alert n. 31/2009).


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