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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Le elezioni amministrative tedesche:
bene per il BüSo, male per la Merkel

10 settembre 2009 (MoviSol) - I risultati delle elezioni del 30 agosto nei tre stati (länder) tedeschi di Sassonia, Turingia e Saarland sono incoraggianti per il BüSo, il Movimento Solidarietà in Germania, e catastrofici per i due principali partiti, la CDU e la SPD. Benché il BüSo non abbia sfondato la soglia, cosa che il partito condotto da Helga Zepp LaRouche è perfettamente in grado di fare, il tetto dell'1% finora imposto da una censura ferrea dei media è stato scoperchiato.

In Sassonia, i dieci candidati diretti del BüSo (col sistema maggioritario) hanno ottenuto una media dell'1,6% dei voti, con punte del 2,4 e del 2,6 in due circoscrizioni. Il candidato a sindaco nella città di Essen, nel Nord-Reno Westfalia, ha ottenuto l'1%. La soglia del 5%, necessaria per ottenere un seggio nei parlamenti degli stati, è decisamente in vista.

Questo segnale promettente viene a quattro settimane dalle elezioni politiche, in cui il BüSo si presenta con liste di candidati, e un proprio candidato alla Cancelleria, in 7 stati. Un peggioramento della crisi bancaria, come si attende, che scoppiasse prima del voto, non potrebbe che rafforzare le chances del BüSo, l'unica forza politica che ha apertamente ammonito che la crisi è lungi dall'essere risolta e che c'è da attendersi un'altra ondata di fallimenti e di licenziamenti di massa – a meno che non si adotti la soluzione di ristrutturare completamente la politica finanziaria ed economica.

Il voto del 30 agosto è stato catastrofico per il partito di Angela Merkel, la CDU. In Turingia, esso ha perso il 12% e nella Saarland il 13%, perdite dovute significativamente ad un travaso a favore dei liberali dell'FDP. In Sassonia la CDU ha limitato le perdite al 2%, per motivi locali, ma ha perso anche nelle municipali del Nord Reno-Westfalia.

Il grande perdente è stato la SPD, mentre hanno vinto la Linke (sinistra), che è diventato il primo partito della Saarland sfruttando la popolarità dell'ex governatore Lafontaine, i Verdi e la FDP. Mentre la Linke ha sfruttato l'immagine di partito al di fuori del sistema, i successi dei verdi e dell'FDP hanno motivazioni decisamente psicotiche, e indicano come facilmente si creino blocchi elettorali proto fascisti in situazioni di grave crisi. Infatti, sia i Verdi che la FDP condividono la responsabilità di aver integrato la Germania nel sistema finanziario globale basato sulla speculazione, con la differenza che se la FDP vuole mantenere il sistema con qualche spruzzo di tecnologia, i Verdi vogliono farlo con i mulini a vento.

Se questa tendenza verrà confermata alle elezioni politiche del 27 settembre, assisteremo ad un sensibile aumento del grado di ingovernabilità nella nazione più forte d'Europa – a meno che il BüSo non riesca a fare ciò che l'establishment ha finora cercato di impedire a tutti i costi, e cioè entrare al Parlamento.


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