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Come la FED comprò gli economisti di professione

12 settembre 2009 (MoviSol) - Stando all'indagine pubblicata sull'Huffington Post, la Riserva Federale ha esercitato così sistematicamente il suo controllo sui principali quotidiani economici della nazione americana che tiene in pugno quasi completamente gli economisti accademici. Benché l'articolo non lo dica, la Riserva Federale ha copiato quel che i britannici hanno fatto in altri campi del sapere, tra i quali spicca il campo delle scienze fisiche, nelle quali è impossibile pubblicare un proprio lavoro e dunque avanzare nella propria carriera, senza omaggiare quelle anti-scientifiche figure di culto come Sir Isaac Newton.

L'articolo intitolato "Senza prezzo: come la Riserva Federale comprò gli economisti di professione" dimostra in modo conclusivo che essa controlla gli economisti accademici attraverso le relazioni intrattenute con i guardiani dell’editoria. L'esempio emblematico è dato dal Journal of Monetary Economics, la cui redazione è per oltre la metà composta da membri sul libro paga della Riserva Federale, mentre il resto lo fu in passato.

La rassegna condotta da un gruppo di sette emimenti giornalisti presso l'Huffington Post ha trovato che 84 dei 190 membri di quella redazione erano affiliati, in un modo o nell'altro, alla Riserva Federale. "Provate a pubblicare un articolo critico della Riserva Federale con un direttore che lavora per essa", scrive James Galbraith. Periodici e pubblicazioni simili determinano, a turno, quali economisti debbano essere sostenuti e quali idee siano da considerarsi degne di rispetto.

L'articolo riferisce come Galbraith, un critico della "Fed", abbia sperimentato direttamente l'influenza dell'istituzione sull'accademia. Insieme a Olivier Giovannoni e Ann Russo, ha trovato che nell'anno precedente ogni elezione presidenziale si assiste ad un inasprimento della politica monetaria da parte della Riserva Federale se il presidente del momento è un democratico, mentre si assiste ad un addolcimento della stessa politica se si tratta di un repubblicano. Gli effetti sono entrambi significativi. Nel 2008 essi proposero alla Review of Economics and Statistics un articolo contenenti i loro risultati, che fu rifiutato.

Galbraith aggiunge: "Il redattore assegnato ad esso [l'articolo] si rivelò essere stipendiato dalla Fed e ciò accadde dopo che io ebbi richiesto che esso [l'articolo] non fosse assegnato a qualcuno affiliato con la Fed".

L'Huffington Post ha passato in rassegna le testate American Journal of Economics, Journal of Economic Perspectives, Journal of Economic Literature, American Economic Journal: Applied Economics, American Economic Journal: Economic Policy, Journal of Political Economy e Journal of Monetary Economics. Il gruppo di giornalisti ha anche verificato i legami con la Riserva Federale delle 190 persone impiegate da queste riviste. Delle 84 anzidette affiliate con la Riserva Federale in un certo momento della loro carriera, 21 erano sul libro paga mentre fungevano da gatekeeper di quelle riviste. Della redazione del Journal of Monetary Economics ogni singolo membro è o è stato affiliato con la Riserva Federale, mentre 14 dei 36 membri della redazione sono al momento nel suo libro paga.


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