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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Il tritolo che ha ucciso i soldati italiani è stato comprato con i soldi di Soros

18 settembre 2009 (MoviSol) - È risaputo che gli "insorti" afghani si riforniscono di armi grazie ai proventi della vendita dell'oppio coltivato nei campi dell'Afghanistan. Questo è possibile grazie al fatto che le autorità britanniche, preposte alla politica antidroga in Afghanistan e al controllo della zona dove si trovano i campi di oppio, chiudono un occhio e possibilmente due sulla produzione e sul traffico di droga. Ma c'è di più: l'uomo che fino a poche settimane fa era a capo della politica britannica in Afghanistan, il direttore generale degli affari del Commonwealth al Foreign Office, Lord Malloch-Brown, è da molti anni socio d'affari e amico personale di George Soros, il megaspeculatore che è anche il principale promotore della liberalizzazione della droga nel mondo.

Il direttore del programma antidroga dell'ONU, il dott. Antonio Costa, ha più volte dichiarato che il flusso dei proventi della droga afghana oggi costituisce una parte irrinunciabile del sistema finanziario mondiale, specialmente dopo lo scoppio della crisi finanziaria e dell'esaurirsi dei flussi di liquidità interbancari.

Qualsiasi exit strategy per l'Afghanistan sarà impossibile finché l'apparato dell'Impero Britannico gestirà e manipolerà le parti nel conflitto afghano. È grazie a questa connivenza britannica che i Talebani detengono ora il controllo dell’80% del territorio, a fronte del 54% dell'inizio della guerra.

Nessuno vuole una "fuga" delle Forze Armate della Repubblica Italiana dall'Afghanistan. Ma il governo deve chiedere con forza e ottenere, come precondizione alla permanenza delle nostre truppe, che il programma anti-narcotici in Afghanistan sia sottratto al governo di Sua Maestà britannica e affidato all'Italia, la quale agirà in stretto coordinamento con l'ufficio anti-narcotici dell'ONU diretto da Antonio Costa e con il governo degli Stati Uniti, per avviare efficaci politiche di contrasto e sconfitta del traffico degli stupefacenti.


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