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Su "L'insurrezione che viene"

12 ottobre 2009 (MoviSol) - Mentre il collasso fisico dell'economia mondiale procede, coadiuvato dalla stupidità di molti governi imbevuti di monetarismo e paghi di snocciolare il rosario liberista, si fanno strada le solite operazioni con cui l'oligarchia finanziariamente potente tenta di inquinare e pervertire lo spontaneo movimento di massa che comincia a ribellarsi a tutte le azioni di salvataggio dello status quo e del sistema monetario globale. L'obiettivo è quello di creare ulteriore caos, per impedire che la soluzione di Lyndon LaRouche sia posta in atto, riportando in salute l'economia mondiale, con il vantaggio di molti e qualche sofferenza per pochi.

Una di queste operazioni comincia a farsi strada anche in Italia, implicitamente segnalata su Affari Italiani.it. Dovrebbe essere innescata dalla pubblicazione di un libro dal titolo "L'insurrezione che viene".

Traduciamo qui un articolo del LaRouchePAC a questo proposito.

Il nichilismo "situazionista" proveniente dalla Francia piace a chi in America vuole avvelenare la protesta di massa

Il 15 giugno 2009, con modi garbati, il New York Times promuoveva la traduzione inglese de "L'insurrection qui vient", un lungo pamphlet del 2007, prodotto da un gruppo anonimo che si è soprannominato "comité invisible" (comitato invisibile), ma da alcuni attribuito a Julien Coupat, il giovane seguace del "filosofo" italiano Giorgio Agamben attivo a Parigi. Questa è da ritenersi un'operazione pensata per inserire un elemento terroristico nell'attuale ondata di proteste di massa che interessa gli Stati Uniti, al fine di creare delle provocazioni da "strategia della tensione", tra le quali poter ricavare anche delle coperture per assassinii importanti. Alcuni mezzi di comunicazione italiani hanno riferito che il libro ha fatto nascere alcuni circoli di simpatizzanti nei campus americani.

Nel novembre 2008 Coupat, la sua compagna e altre sei persone furono arrestati dalla polizia francese nel corso di una perlustrazione nella fattoria di Tarnac, il quartier generale di Coupat nel centro della Francia, e accusati di animare l'"associazione a delinquere di stampo terrorista" responsabile del sabotaggio dell'8 novembre della linea del treno ad alta velocità francese (TGV).

Il gruppo di Coupat, da allora noto come i "Tarnac 9", è presentato al grande pubblico come una "causa celebre" dai gruppi radicali e libertari; il pamphlet stesso pare avere un certo seguito, ristretto ma devoto. Sui siti della Rete stanno fioccando decine di traduzioni anonime. La casa editrice Semiotexte, fondata a Los Angeles trentacinque anni fa, specializzata nella pubblicazione di teorici francesi come Jean Baudrillard e Michel Foucault, ha appena pubblicato tremila copie della traduzione inglese. Semiotexte ha cominciato di recente a interessarsi alla pubblicazione di pamphlet politici e culturali, oltre che di una rivista semestrale dal titolo "Animal Shelter", sotto la direzione di Hedi El Khoti. Il prossimo numero raccoglierà, per esempio, articoli di Gary Indiana e Penny Arcade su figure come Pier Paolo Pasolini e Toni Negri. Negli Stati Uniti, nel 2000 la casa editrice del MIT cominciò a diffondere le nuove pubblicazioni di Semiotexte; ora distribuisce anche "The Coming Insurrection".

La presentazione della casa editrice è la seguente: "L'insurrezione che viene è un'eloquente chiamata alle armi, proveniente dalle recenti ondate di contestazioni sociali in Francia e in Europa. Scritto con la vena di Guy Debord – e con un'eleganza comparabile – è stato definito dal governo francese (che recentemente ha arrestato i suoi presunti autori) come un manuale per terroristi. Uno dei suoi membri ha descritto il proprio gruppo come 'il nome dato ad una voce collettiva dedita a denunciare il cinismo e la realtà contemporanei'. L'insurrezione che viene è un precetto strategico riguardante l'avviamento di una macchina bellica per 'diffondere anarchia e vivere il comunismo'."

"Scritto al tempo dei disordini che scoppiarono nelle banlieu parigine nell'autunno del 2005 e presagendo ulteriori disordini e scioperi generali in Francia e in Grecia, L'insurrezione che viene si articola in una parte di rifiuto della sinistra ufficiale e della sua agenda riformista, allineandosi così [lungo le linee] delle forme di resistenza più giovani e più selvagge, che sono emerse in Europa contro gli sforzi per il controllo dell'immigrazione e per muovere 'la guerra al terrorismo'.

La presentazione del pamphlet dice che esso "si rifà al movimento italiano del '77 , il suo punto di riferimento storico preferito". Il movimento del '77 fu un tentativo di espandere il fenomeno delle Brigate Rosse fino ad un'insurrezione armata di massa. Il suo leader fu Toni Negri, docente all'Università di Padova, che in seguito fu arrestato e condannato. Negri acquisì l'immunità parlamentare grazie all'elezione al Parlamento nelle liste del Partito Radicale; quindi fuggì in Francia, ove fu protetto dal governo di Mitterrand.

Lo scorso luglio, qualche giorno dopo la recensione del New York Times, Glenn Beck della Fox News TV ha mostrato in diretta il libro e ha dichiarato che l'estremismo e la violenza non sono promossi dall'estrema destra, bensì dall'estrema sinistra. Tuttavia, ha aggiunto: "Non chiedo la censura di questo libro. È importante che lo leggiate. […] E fatemi dire una cosa: non ignorate quella gente. Non ignoratela".


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