Muscardini chiede
alla Commissione UE un parere
sulla proposta delle "quattro potenze"5 novembre 2009 (MoviSol) - Il vicepresidente della Commissione Commercio del Parlamento Europeo, Cristiana Muscardini, ha rivolto un'interpellanza alla Commissione UE, chiedendo che si pronunci sulla possibilità che un accordo tra Russia, Cina, India e Stati Uniti possa dare vita ad un nuovo sistema creditizio.
L'interpellanza, presentata il 29 ottobre, recita:
"L'economia reale, nonostante le dichiarazioni tranquillizzanti di molti responsabili addetti ai lavori, è ancora in caduta libera e i licenziamenti non s'arrestano, gettando nella disperazione milioni di famiglie in tutto il mondo. Anche i tre vertici G20 di Washington, Londra e Pittsburgh non hanno saputo trovare soluzioni per una nuova o riformata architettura finanziaria, dopo che da molte parti, allo scoppio della crisi, si erano chieste nuove regole per evitare lo sviluppo indiscriminato della bolla speculativa. La riorganizzazione del sistema non è nemmeno iniziata e la crisi sistemica continua. Nemmeno le risposte fornite alle mie interrogazioni in proposito – si parva licet... - hanno individuato le cause che hanno provocato questo sconquasso. Ed è incredibile che non sia stata fatta ancora un’analisi approfondita di queste cause, nonostante i rischi che la crisi si trasformi in una grande sciagura per l’economia di tanti stati e di tantissime famiglie. A ciò s'aggiunge il pericolo che le banche che hanno addebitato i costi dei loro fallimenti ai contribuenti, gravando i bilanci pubblici di debiti astronomici, ricomincino operazioni ad alto rischio e paghino bonus miliardari ai loro manager. Di fronte a questa situazione sistemica ancora negativa,la Commissione
- Come la giudica?
- Quale contributo è in grado di fornire per un'analisi approfondita delle cause della crisi?
- Come giudica l’ipotesi di un accordo tra le quattro potenze: Usa, Russia, Cina e India, impostato su accordi di credito del tipo di quelli sottoscritti recentemente tra Russia e Cina?
- Ritiene che questi accordi possano rappresentare un passo avanti verso un nuovo sistema creditizio?
- Non teme che il ritorno al vecchio sistema che ha fallito significhi la causa prima della prossima crisi?"