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Un lettore sulla finanza in Sud Africa: "Bolla di provincia?"

11 novembre 2009 (MoviSol) - Un lettore ci chiede un chiarimento sulla situazione della finanza speculativa, con particolare riferimento al Sud Africa.

Oggetto: Bolla di provincia?

To whom it may concern

Scopro che in Sud Africa le maggiori banche stanno offrendo agli investitori un portfolio che prevede anche investimenti nel mercato delle azioni. Fin qui niente di strano.

Quello che mi fa pensare è che i soldi investiti, che dovrebbero fornire un interesse del 9 e passa %, sono garantiti al 100% qualunque sia l'andamento del mercato azionario.

Pare si stiano buttando tutti a pesce.

Sembrerebbe quindi una win win situation. Le maggiori banche ammassano un mare di soldi da piccoli e grandi investitori e lo investono nello stock exchange facendolo ovviamente levitare.

Tuttavia l'attuale crescita del mercato azionario non sta in alcun modo riflettendo l'economia reale del paese, che anzi sembra a un punto morto.

Parlando con uno dei financial planner della Standard Bank, ho in pratica accusato le banche di star creando una nuova bolla speculativa - non ha negato, come non ha negato il fatto che il governo, come tutti o quasi i governi al momento, stia stampando denaro a ruota libera.

Gli ho anche chiesto cosa avverrà' un domani quando la bolla scoppia e le banche dovranno rifondere gli investitori come da contratto.

Ma c'è da fidarsi?

Gli ho chiesto fino a quando questa giostra potrà andare avanti. Dice che non ci sono problemi: "Piece of cake"!

È la solita pirateria speculativa o sbaglio? Cosa quanto mai strana perche' finora le banche Sud Africane si sono tenute alla larga (più o meno) da tali avventure.

Vorrei l'opinione dei vostri esperti di finanza in proposito.

Grazie and the best

Massimo Puccinelli

LA NOSTRA RISPOSTA

Caro lettore,

È effettivamente in corso un grande "carry trade" di denaro a buon mercato che viene investito laddove i tassi di interesse permettono alti rendimenti. Stavolta è il dollaro ad essere esportato, mentre nel passato erano lo yen o il franco svizzero.

Dire che l'eventualità che questa bolla scoppi è "remota" sfiora la delinquenza, soprattutto sulla scorta delle esperienze recentissime.

Dispiace constatare che la peste abbia contagiato anche il Sudafrica dove, da quanto Lei dice, le banche si erano tenute alla larga dalla "pirateria".

Ma sembra di rivedere quei funzionari di banca che vendevano titoli Lehman ai clienti sapendo già che erano insolventi.

Stia lontano dal piece of cake, che presto andrà di traverso a tutti!

La redazione
Movimento Solidarietà

11 novembre 2009
ore 19:16

Quick and straight to the point.

Grazie infinite
Massimo Puccinelli


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