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Il grande cambiamento del 2009:
"Non fare dei soldi un dio!"

20 novembre 2009 (MoviSol) - Nella teleconferenza (webcast) dell'11 novembre, Lyndon LaRouche ha reiterato l'importanza della funzione della Triplice Curva, che mostra l'interazione dei tre processi determinanti dell'economia mondiale che ha portato all'attuale crisi da collasso economica e finanziaria. Mentre l'economia fisica è in declino da diversi decenni, e in picchiata dal luglio 2007, la curva degli aggregati finanziari è cresciuta gradualmente fino al luglio 2007, quando ha cominciato a precipitare. La curva degli aggregati monetari è in aumento esponenziale da quella data, a causa della politica dei salvataggi, e il mondo ora si avvia verso l'iperinflazione.

Questo è il motivo perché non c'è alcuna possibilità di ripresa nel contesto delle politiche dell'Amministrazione Obama e della stampa incontrollata di moneta da parte della Federal Reserve, ha sottolineato LaRouche. Anzi, è matematicamente sicuro che non ce ne sarà una!

La lunga discussione che ha fatto seguito alla presentazione di LaRouche si è concentrata su alcuni temi in particolare. Sono pervenute molte domande in merito alla necessità di creare un nuovo sistema creditizio, sul ruolo del dollaro e altre monete, e sugli accordi russo-cinesi per lo sviluppo infrastrutturale in questo contesto (cfr. EIR Strategic Alert 44/09 e 45/09).

Nelle sue risposte, LaRouche ha insistito sul fatto che la moneta non ha alcun valore intrinseco, contrariamente alle "favole" a cui crede la gente; la moneta è soltanto una convenzione. Il vero valore è fisico, e "se si verifica un aumento del profitto monetario senza un corrispondente aumento della ricchezza fisica, è soltanto una frode". Rispondendo ad un economista dell'Università di Stanford che studia la funzione della Triplice Curva, LaRouche è entrato nel dettaglio.

"I soldi non hanno niente a che fare con un'economia reale in quanto tale, in termini del valore essenziale. Il valore si trova nell'aumento delle capacità produttive del lavoro, misurate in termini della densità demografica e dei poteri produttivi del lavoro della popolazione intera… Questa è la misura fondamentale del valore. Ed è una misura del valore dello sviluppo, non di un valore fisso. Non esiste un valore fisso della moneta… Se la moneta rimane ferma senza essere investita, perde valore. Se in qualche modo il processo diventa più produttivo, allora si apprezza… La moneta è una convenzione che noi utilizziamo per organizzare il commercio e gli investimenti, tutto lì. Questa realtà non presenta alcun problema; ma dobbiamo mantenere la moneta al suo posto. Non fare di essa un dio!"

La domanda fondamentale da porsi, secondo LaRouche, è se stiamo aumentando la densità demografica potenziale sul pianeta. E questo "che cosa ha a che fare con i soldi? Niente. Stiamo aumentando il potere dell'uomo di aumentare questo guadagno?" LaRouche ha preso di nuovo l'esempio della Cina: un trilione di dollari di crediti cinesi rispetto al dollaro USA ha un valore pressoché nullo. Ma se quel trilione di dollari viene investito in un programma che crea un volano scientifico per trasformare i poteri produttivi in gran parte dell'Asia, e c'è una crescita forte nel valore, "allora quel trilione di dollari vale qualcosa, no? Quindi il valore si basa su questo tipo di considerazioni".

Nel caso della Triplice Curva, gli aggregati monetari sono fittizi, l'economia fisica riguarda la ricchezza reale, e nel mezzo serve un sistema creditizio, "che rappresenta il credito emesso allo scopo di promuovere la vera produttività nel commercio e nelle altre attività inerenti i beni reali". I valori reali sono in essenza relazioni fisiche e mentali - ha spiegato LaRouche. Sono fisiche nel senso che la specie umana ha un'esistenza fisica, e mentali in quanto riguardano i poteri creativi della mente umana. La curva monetaria può infatti essere eliminata come suggerito dagli economisti di Stanford. Non ha niente a che fare con il valore reale. E dopo la riorganizzazione del sistema finanziario, si potrà stabilire un sistema creditizio.


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