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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Genocidio! Chi sono i 3 miliardi di individui che devono essere eliminati?

15 dicembre 2009 (MoviSol) - Come abbiamo scritto più volte, l'ordine del giorno che si cela dietro la ipercostosa messinscena del vertice sul clima a Copenhagen è la riduzione demografica e il sottosviluppo a livello mondiale. Il movimento di LaRouche ha evidenziato questa "brutta verità" anche intervenendo al vertice (vedi nota a parte). Nel volantino distribuito ai partecipanti il 14 dicembre, Helga Zepp LaRouche, presidente dello Schiller Institut, esordisce facendo notare che "all'ordine del giorno del vertice di Copenhagen è la politica del Principe Filippo d'Edimburgo che, stando alle sue stesse parole, desidera rinascere come un virus mortale per poter contribuire alla riduzione dell'80% della popolazione mondiale. Nel suo Rapporto sulla Popolazione Mondiale del 2009, presentato ad un seminario a Copenhagen il 18 novembre 2009, il Fondo dell'ONU sulla Popolazione (UNFPA) sostiene la stessa argomentazione anti-umana, ovvero che il riscaldamento globale può essere gestito soltanto riducendo massicciamente la popolazione mondiale" (cfr. Strategic Alert 48/09).

Un recente rapporto pubblicato dall'Optimum Population Trust (OPT) sostiene che il modo meno costoso di risolvere la cosiddetta crisi del riscaldamento globale sarebbe di ridurre la popolazione mondiale di 500 milioni – rispetto ai livelli attuali - entro il 2050. Poiché si prevede che la popolazione aumenti da 6,5 a 9 miliardi per quella data, "la proposta di ridurre i livelli demografici a 6 miliardi significa eliminarne 3! Si tratta di un genocidio peggiore, per ordine di grandezza, di quello commesso dai nazisti e condannato 60 anni fa al processo di Norimberga!"

Alla conferenza stessa i paesi in via di sviluppo sono stati sottoposti a enormi pressioni perché si piegassero alle richieste dell'Impero britannico ed accettassero la propria auto-distruzione. Come ha scritto la signora LaRouche, "la Cina è diventata il principale bersaglio, anche perché ha assunto il ruolo di rappresentante dei paesi in via di sviluppo. I cinesi sono stati sottoposti a pressioni affinché riducano le emissioni di CO2 ed accettino una riforma valutaria, che va decisamente contro gli interessi della Cina".

Inoltre "c'è stato un tentativo di rompere l'unità del G77 traendo vantaggio dalla situazione disperata in cui si trovano alcuni stati membri, offrendo loro incentivi finanziari. Paesi individuali che collaborano con la Cina sono stati sottoposti a rappresaglie. Si è tentato anche di creare un varco tra nazioni cosiddette 'povere' e nazioni 'emergenti'.

C'è il pericolo concreto che paesi singoli in condizioni finanziarie disperate dicano di "sì" agli accordi che vengono loro offerti, in particolare l'accordo vincolante sulle emissioni di CO2, anche se la loro risposta naturale sarebbe "no". L'orrenda verità è che le nazioni che romperanno con il G77 stanno firmando la propria auto-distruzione.

La signora LaRouche nota che "l'ironia è che proprio a Copenhagen, città del grande poeta danese Hans Christian Andersen, vengano confezionati i nuovi vestiti dell'imperatore, nella forma dell'acquisto dei diritti di emissioni. Prima di tutto bisogna dire che le cifre che vengono offerte, ad esempio dall'Unione Europea, sono bruscolini paragonate ai miliardi di perdite che subiranno i paesi in via di sviluppo se una dittatura del clima, basandosi su una frode scientifica, impedirà loro uno sviluppo reale. Inoltre, se si considera l'aumento del numero di insolvenze all'interno del sistema della globalizzazione, è inesistente la capacità dell'Impero di far fronte alle promesse fatte. Lo sanno anche i bambini a Copenhagen che in realtà il re è nudo!


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