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Esperti americani chiedono di seguire la guida dell'Asia sull'energia nucleare

22 gennaio 2010 (MoviSol) - Mentre i paesi asiatici, inclusa la Russia, sono fermamente avviati sulla strada del nucleare civile e dello sviluppo infrastrutturale, Europa e Nord America continuano a seguire una politica suicida di deindustrializzazione. Attualmente sono in costruzione 58 nuovi impianti nucleari in 14 paesi, 41 dei quali in Asia e Russia.

Sia la Russia che la Corea del Sud hanno concluso recentemente accordi spettacolari sul nucleare: quattro settimane fa i coreani hanno firmato un accordo da 20 miliardi di dollari con gli Emirati Arabi Uniti per la costruzione di quattro reattori nucleari, mentre i russi hanno appena firmato un accordo simile con la Turchia per un'unità formata da quattro reattori. Inoltre, il governo sud coreano ha annunciato che intende esportare 80 reattori entro l'anno 2030, per un fatturato previsto di 400 miliardi di dollari.

Tuttavia, anche negli Stati Uniti ed in Europa viene messa in dubbio la politica della stagnazione. L'11 gennaio, 224 scienziati ed ingegneri nucleari, medici, docenti universitari, imprenditori, specialisti agricoli americani ed internazionali hanno pubblicato una lettera al consigliere scientifico del Presidente Obama John Holdren, chiedendo al governo di riportare gli Stati Uniti sulla via dell'energia nucleare.

La lettera afferma che gli USA sono "in ritardo rispetto al resto del mondo" nello sviluppo ed anche nella realizzazione dell'energia nucleare. Dei 58 nuovi impianti nucleari in costruzione in tutto il mondo, specifica, solo uno è in Nord America, ed è un impianto da tempo sotto naftalina che la TVA si è finalmente decisa a completare. "La nostra nazione ha bisogno di procedere rapidamente - e non tra venti o cinquant'anni - fintanto che coloro che sono stati i pionieri di questa scienza e ingegneristica possono ancora fungere da guida per una nuova generazione di scienziati ed ingegneri. Non c'è alcuna giustificazione politica, economica o tecnica per rinviare i benefici che l'energia nucleare porterà agli Stati Uniti, mentre il resto del mondo va avanti".

I firmatari fanno due "raccomandazioni urgenti". La prima è di "accelerare le licenze e la costruzione" dei reattori nucleari di generazione attuale. La seconda è di sviluppare i reattori di quarta generazione. Si chiede specificamente il ritorno al programma per sviluppare e dimostrare la tecnologia per il riciclaggio del combustibile usato (di riprocessamento), abolito dall'amministrazione Obama. La lettera sottolinea che Russia, Cina, India, Giappone e Corea del Sud hanno espresso interesse nel contribuire ad un reattore veloce dimostrativo.


Cinque nazioni (Russia, Cina, India, Giappone e Corea del Sud) hanno espresso interesse
nel contribuire ad un reattore veloce dimostrativo

I firmatari della lettera sono quasi tutti americani, ma ci sono anche firmatari da altre 10 nazioni. Tra loro l'accademico E.P. Velikhov, direttore dell'Istituto Kurchatov e il dott. Baldev Raj, direttore del Centro Indira Gandhi per la Ricerca Atomica in India. Ha firmato anche Harrison Schmitt, astronauta dell'Apollo e geologo. La lettera è stata spedita a tutti i membri del Congresso USA ed è consultabile in questa pagina del sito di "Atomic Insights".


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