Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Una via nuova e più semplice verso la fusione nucleare controllata?

3 febbraio 2010 (MoviSol) - Secondo un articolo pubblicato il 24 gennaio nell'edizione in rete della rivista Nature Physics, un gruppo di studio del MIT è riuscito a replicare la struttura geometrica del campo magnetico tipico dei pianeti come la Terra, con lo scopo di ricreare in scala le condizioni osservate in natura, per le quali la magnetosfera planetaria con grande efficienza concentra e confina il plasma, anche in virtù delle stesse turbolenze che nei precedenti esperimenti di confinamento magnetico hanno sempre comportato grandi fastidi.

Nell'esperimento denominato LDX (acronimo che in inglese sta per "esperimento con un dipolo magnetico in levitazione"), un grosso magnete di mezza tonnellata, raffreddato a -269°C, viene mantenuto in sospensione sopra un altro magnete, creando nello spazio interposto le condizioni di turbolenza tali da aumentare la densità di un plasma della temperatura di 10 milioni di °C.

Il motivo principale della maggior efficienza nell'ottenere un'alta densità stabile del plasma risiederebbe nella capacità sia della magnetosfera naturale sia del sistema di levitazione impiegato al MIT, di eliminare le perdite di particelle che altrimenti si hanno nel senso delle linee di campo magnetico, o quantomeno di ridurne l'entità in rapporto alla quantità di particelle che invece lo attraversano perpendicolarmente.

Alcuni esperti chiamati a commentare la notizia si sono presto spinti ad immaginare che questo esperimento possa far rapidamente invecchiare ITER, ancor prima che la sua costruzione sia completata. Un motivo in più per chiedere che i tempi di fabbricazione siano ridotti drasticamente, cambiando anche la qualità dell'approccio alla finanza della ricerca scientifica, per riportare l'Europa e la comunità internazionale più vicino allo spirito degli accordi fondanti l'EURATOM e la CECA, e lontano dall'asfittico monetarismo che impedisce ogni investimento capitale destinato a mettere a disposizione dell'umanità gigantesche quantità di energia, tali da cancellare di colpo le migliaia di discussioni sui "metodi alternativi di produzione di minor energia".

Ricordiamo ai lettori che quest'anno, nel cinquantesimo anniversario dell'invenzione del laser, il laboratorio della National Ignition Facility si accinge a sperimentare il suo sistema di innesco della fusione nucleare, che fa impiego proprio di intensi fasci laser ad alta potenza.


[inizio pagina]