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Cina e India puntano alla Luna e a Marte

5 febbraio 2010 (MoviSol) - La dinamica di progresso economico e tecnologico che è venuta a caratterizzare la regione Asia-Pacifico, in forte contrasto con le fantasie da "green economy" che dominano le nazioni deindustrializzande della regione Atlantica, si riflette negli ambiziosi programmi di esplorazione dello spazio perseguiti da Cina e India.

Il programma di esplorazione lunare della Cina è stato presentato l'11 gennaio dallo scienziato capo del progetto, Ouyang Ziyuan, alla consegna del premio della Scienza e Tecnologia nazionale per il "Progetto Sonda Lunare". La sonda Chang' e-2, che sarà lanciata alla fine dell'anno, è il preludio a una serie di voli che comprendono anche prove di allunaggio e la localizzazione della zona dove alluneranno le future navicelle.

"Non solo l'astronave cinese può raggiungere la luna, ma può anche allunare, gettando una solida base per le future missioni di andata e ritorno e per il volo umano", ha detto Ouyang Ziyuan. La costruzione di basi sulla luna sarà orientata verso l'esplorazione di altri pianeti, ma queste basi serviranno anche ad assicurare le forniture di energia per la terra nel futuro. Infatti, mentre sulla terra c'è poco più di 10 tonnellate di Elio-3, ha spiegato Ouyang, la superficie lunare nel contiene circa un milione di tonnellate. L'Elio potrebbe essere estratto e usato come combustibile per gli attuali reattori nucleari, ma anche per i futuri reattori a fusione. Per soddisfare l'attuale fabbisogno energetico della Cina occorrerebbero solo 8 tonnellate di Elio-3, mentre per ottenere l'equivalente di energia col petrolio ne occorrerebbero 220 milioni di tonnellate e col carbone un miliardo! "Il carbone, il petrolio e il gas naturale prima o poi si esauriranno, per cui vale la pena considerare lo sfruttamento delle risorse sulla luna per sostenere lo sviluppo sulla terra", ha detto Ouyang.

La base lunare è considerata come centro per l'esplorazione dello spazio, e quindi pullulerà di ingegneri, geologi, astronomi e biologi. Il terreno è stato già preparato dalla sonda indiana Chandrayaan-1, che ha compiuto numerosi esperimenti di mineralogia. L'ex presidente dell'ente spaziale indiano, l'ISRO, Madhavan Nair, ha dichiarato che la base lunare "sarà la frontiera per l'esplorazione dell'universo".

La prossima sonda lunare, Chandrayaan-2, che sarà lanciata nel 2013, è prevista allunare e sbarcare un veicolo telecomandato sulla superficie. L'ISRO sta pianificando anche una missione umana. L'attuale capo dell'ISRO, K. Radhakrishnan, ha dichiarato che gli scienziati di tutto il mondo parlano di missioni e colonie umane sulla luna entro il 2030, suggerendo che l'India non si trova indietro. "Il primo programma spaziale umano dell'India, che prevede di lanciare due astronauti in orbita terrestre, dovrebbe essere pronto tra circa sei anni".


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