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Obama approva il licenziamento di tutti i docenti della Scuola Superiore di Rhode Island: per quanto ancora si faranno incantare i (docenti) democratici italiani?

Con questo colpo la categoria più "anarchica" dei lavoratori italiani si darà una mossa?

10 marzo 2010 (MoviSol) - Il testardo sostegno di Obama al licenziamento in massa del corpo docenti della Scuola Superiore di Central Falls (a Rhode Island) gli si sta ritorcendo contro, spingendo i sindacati e altre associazioni di cittadini ad un'offensiva comune, che alcuni, memori del trattamento riservato dal presidente Ronald Reagan ai controllori di volo in sciopero nel 1981, descrivono come il "momento del PATCO" di Obama.

Il 23 febbraio la direzione scolastica di Central Falls, la città più povera di Rhode Island, ha votato per il licenziamento di tutti gli insegnanti della Scuola Superiore, su mandato del ministero federale dell'istruzione, il quale richiede che i funzionari statali identifichino il 5% delle scuole che rende meno, sul piano degli "standard di performance", e di adottare una delle misure speciali proposte, tra cui si trovano la privatizzazione [della scuola], la [sua] chiusura e il licenziamento di tutti gli insegnanti. Il mandato federale, emesso dal segretario all'istruzione di Obama, tal Arne Duncan, si spinge ben oltre ciò che l'amministrazione precedente di Bush pretese accadesse, sotto l'etichetta "No Child Left Behind". Nel momento del licenziamento di massa, il presidente del sindacato AFL-CIO di Rhode Island ha definito il mandato "immorale, illegale, ingiusto, irresponsabile, disgraziato e irrispettoso".

Il primo di marzo Obama in persona ha preso l'iniziativa di sostenere il licenziamento dei 93 insegnanti e del personale amministrativo, dichiarando che "se una scuola continua a scadere anno dopo anno, e non mostra segni di miglioramento, allora deve prendere piede un certo senso di responsabilità. È quel che è accaduto a Rhode Island la scorsa settimana".

"Che una città rivale si sia espressa malamente sul conto della nostra scuola è una cosa", ha affermato JoAnn Boss, un'insegnante di spagnolo laureata nel 1982 e in servizio nella scuola in questione, "ma sentire il presidente dire qualcosa [del genere] ha significato un pugno in faccia per i bambini. Per loro è un fatto devastante".

I sindacalisti hanno reagito prontamente. "I commenti del presidente Obama... approvante il licenziamento di massa degli insegnanti della scuola superiore di Central Falls non riflettono la realtà del territorio, e ignorano completamente l'impegno significativo dei docenti nel lavorare con altri alla trasformazione di questa scuola", ha detto lunedì Randi Weingarten, presidente della Federazione Americana degli Insegnanti (AFT). "Il presidente degli Stati Uniti ha compiuto un faux pas nel commentare su qualcosa che onestamente non conosce affatto", ha affermato Kelly Erinakes della Federazione degli Insegnanti e degli Operatori Sanitari (FTHP) di Rhode Island.

Nonostante la grande simpatia del AFL-CIO nei confronti dell'amministrazione Obama, questa settimana il suo consiglio esecutivo ha approvato una mozione di "disappunto", a causa del sostegno presidenziale del licenziamento in massa. Il presidente dell'AFL-CIO Richard Trumka ha detto che il commento del presidente americano è stata una "brutta uscita", fondata su "fatti sbagliati" e che il fatto stesso che gli sia uscito di bocca lo ha "preoccupato, profondamente".


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