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L'Eurozona finalizza una politica alla Brüning

4 maggio 2010 (MoviSol) - Domenica 2 maggio, il governo greco si è arreso alle condizioni imposte dalla Giunta UE-FMI-BCE: ulteriori tagli ai salari pubblici fino al 15%, aumento dell'IVA al 23%, aumento dell'età pensionabile. In cambio, Atene riceverà un prestito triennale di circa 110 miliardi di euro, al 5% di interesse. Queste cifre potrebbero però cambiare, perché i paesi creditori subiranno aumenti del costo del proprio rifinanziamento. Per ora é certo che la Grecia riceverà 40 miliardi (30 dall'UE e 15 dal FMI). Anche la cancelliera tedesca Merkel si è arresa alla "Giunta" ed ha accettato di formalizzare il prestito il 7 maggio, due giorni prima del voto in Nord Reno-Westfalia. Un Harakiri politico.

Non appena il governo tedesco avrà emesso i decreti relativi al prestito, i quattro professori faranno ricorso alla Corte Costituzionale. Come uno di loro, il prof. Joachim Starbatty, ha detto all'EIR, ciò potrebbe condurre ad un'uscita della Germania dall'euro (vedi "La Germania potrebbe ritornare al marco").

Non esiste altra espressione che "stupidità gigantesca" per descrivere quanto stanno facendo i governi dell'UE. L'euro è il cancro che sta uccidendo il paziente. Invece di eliminare il cancro, essi lo salvano e uccidono il paziente. La terapia applicata alla Grecia è la copia esatta di quella applicata dal cancelliere tedesco Heinrich Brüning con i suoi famigerati "Notverordnungen" (1930-1932) che aprirono la strada al nazismo. La Grecia è solo la prima vittima: Portogallo, Spagna e Italia seguiranno. E purtuttavia, la somma necessaria per salvare l'Eurozona è impagabile: l'esposizione bancaria verso i paesi indebitati dell'Eurozona supera il trilione di euro, e la piramide di derivati costruita su quei debiti si stima in un quarto di quadrilione. Come nel precedente storico di Brüning, il tentativo di pagare quel debito condurrà alla dittatura.

Stiamo assistendo in Europa al collasso generale del sistema dell'euro. Anche se non ci fosse una crisi mondiale, l'euro sarebbe un'area di crisi e di stagnazione. Nel mezzo della crisi da collasso del sistema finanziario mondiale, l'euro è un sistema mortale che accelera il collasso e amplifica gli effetti negativi della crisi sui cittadini dei paesi membri.

Lyndon LaRouche ha dichiarato il 28 aprile (vedi il video qui sotto): "Ciò che è avvenuto in Grecia ora colpirà tutta l'Europa occidentale. Non è dato sapere quale sarà l'effetto in dettaglio, ma siamo in un processo di crisi generale da collasso dell'economia mondiale, un processo di collasso che è centrato nella regione transatlantica, in Europa e nelle Americhe. Così, a questo punto, se continuiamo con l'attuale sistema, il mondo sprofonderà in una nuova epoca buia, peggiore di quella che l'Europa sperimentò nel corso del XIV secolo".

"In altre parole, siamo sull'orlo di un collasso dell'economia globale, tale da minacciare una riduzione della popolazione mondiale da 6,7 a meno di 2 miliardi – che naturalmente è l'intenzione dichiarata e pubblicizzata dai britannici per il mondo: ridurre la popolazione in condizioni piuttosto miserabili, a meno di 2 miliardi".


Vedi anche "La crisi dell'euro: abortire il frutto dello stupro".

Lyndon LaRouche sulla crisi economica e sul culto del denaro:
"Credono che il denaro sia un riferimento del valore economico"


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