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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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I seguaci di Hjalmar Schacht vengono alla scoperto e invocano la dittatura dell'Unione Europea

7 maggio 2010 (MoviSol) - Sui libri di scuola si studia che la possibilità di sospendere la costituzione di Weimar in presenza di una "grave crisi" come quella generata dal permanere delle dure condizioni di Versailles, nel 1933 fu il cavallo di Troia del nazismo.

Lo stesso problema si trova ora a livello sovrannazionale, entro l'UE. E ci sono adulti vaccinati che non hanno capito la lezione, oppure sono venduti.

Sul Svenska Dagbladet del 30 aprile è stato pubblicato un articolo di tre politici liberal europei, con il quale essi chiedono che i pacchetti europei di misure di salvataggio, come quello nei confronti della Grecia, includano una temporanea eliminazione della sovranità economica del Paese "aiutato".

I tre geni della lampada sono Wolf Klinz (eurodeputato del partito tedesco FDP), Olle Schmidt (all'europarlamento per lo svedese FP), e Carl B. Hamilton (parlamentare svedese dello stesso partito FP).

Klinz è a capo della Commissione CRIS del Parlamento Europeo che dovrebbe studiare le cause della "crisi finanziaria, economica e sociale" in corso, ma che si è finora rifiutata di ascoltare la competente testimonianza di Lyndon LaRouche.

Seguendo palesemente la tradizione del leader liberale Hjalmar Schacht, a partire da un precedente articolo del solo Klinz questi tre si sono spinti nel dettaglio:

  1. Al Patto di Stabilità si deve obbedire. "Gli Stati membri che violassero il patto dovrebbero perdere il loro diritto di voto sulle questioni di deficit di bilancio e di misure anticrisi, e anche rischiare l'esclusione dai finanziamenti dell'Unione Europea a sostegno dell'agricoltura e della struttura economica".
  2. L'Eurogruppo deve adottare un meccanismo automatico nei confronti delle crisi, impiegando sì il FMI ma, inoltre, "sospendendo, almeno temporaneamente, la sovranità nelle questioni economiche della nazione destinataria degli aiuti, o almeno nella gran parte della [sua] politica di tassazione, retribuzione del lavoro, organizzazione del mercato del lavoro, previdenza sociale, ecc." Poi aggiungono che "non si dovrebbe escludere che i prestatori fossero forzati a contribuire tramite delle cancellazioni del debito".
  3. "Il Patto di Stabilità deve essere esteso in modo da includere le misure di stabilità finanziaria e di prevenzione di crisi bancarie transnazionali".


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