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LaRouche al centro della mobilitazione per la Glass-Steagall

19 maggio 2010 (MoviSol) - Il movimento politico di LaRouche negli Stati Uniti è pienamente mobilitato da alcune settimane per organizzare il necessario sostegno all'emendamento Cantwell-McCain. Non solo sta contattando direttamente gli uffici del Senato per indurre i senatori a votare a favore ed a resistere di fronte all'offensiva della Casa Bianca contro la separazione delle banche (Glass-Steagall), ma sta anche distribuendo volantini e mettendo Glass-Steagall al centro delle campagne per il Congresso dei tre candidati larouchiani (Kesha Rogers che ha già vinto le primarie in Texas, Rachel Brown nel Massachusetts e Summer Shields in California).

Alcune domande poste a LaRouche durante la webcast dell'8 maggio sono un buon indicatore del ruolo chiave che l'uomo politico americano svolge tra politici ed economisti su questo tema, anche se tale influsso viene raramente riconosciuto in pubblico.

Ad esempio, un senatore democratico, membro della Commissione Finanze al Senato, ha citato l'argomentazione sollevata da un collega senatore durante una discussione in aula, ed ha chiesto a LaRouche come risponderebbe. L'argomentazione era che benché sia stato sbagliato abrogare la legge Glass-Steagall (che separava banche commerciali dalle banche d'affari) nel 1999, "quel senatore ha detto che oggi si opporrebbe al ritorno della legge perché metterebbe l'intera industria finanziaria americana in svantaggio competitivo rispetto alle imprese finanziarie di altre nazioni. Vorrei sollevare questo argomento perché non è la prima volta che viene usato per contrastare chi tra noi invece sostiene il ritorno a Glass-Steagall".

Lungo le stesse linee il direttore di un'importante rivista nazionale ha notato che LaRouche è stato "argomento di conversazione ad una cena a cui ho partecipato l'altra sera. Uno dei commensali era un certo Niall Ferguson, che conoscerà senz'altro..."

"Una delle questioni discusse era Glass-Steagall, e benché io non sia d'accordo su molti aspetti, sono d'accordo con lei su questo. Ho spiegato al mio interlocutore che ritengo che Glass-Steagall abbia ottime possibilità di essere riadottata, e che penso che sarebbe un'ottima cosa".

"Ha detto di essere alquanto sorpreso, e di ritenere strano il fatto che io adottassi una posizione legata al nome di LaRouche. Ha aggiunto che dovrei sapere, anche se lei non lo sa, che se ci fosse stato ancora Glass-Steagall, non avrebbe fatto assolutamente nulla per alterare il comportamento degli individui che dirigono Bear Stearns, Lehman Brothers e AIG. Vorrei che lei commentasse a proposito".

Un'importante economista americana, forte sostenitrice della riadozione di Glass-Steagall, ha ricordato di aver partecipato ad un incontro della London School of Economics e di aver discusso in quella sede la questione con un funzionario del Ministero delle Finanze britannico. "Non sono stata sorpresa dal fatto che il mio amico britannico fosse contrario, ma sono rimasta sorpresa quando mi ha informato che qualsiasi iniziativa degli Stati Uniti per riadattare un contesto Glass-Steagall verrebbe considerata un atto ostile dalla Gran Bretagna e dalle nazioni dell'Europa. È arrivato al punto di dire che qualcuno del Foreign Office britannico contatterebbe la propria controparte al Dipartimento di Stato USA per mettere in chiaro questa posizione". L'economista ha chiesto a LaRouche come veda la posizione britannica ed europea sulla separazione tra banche commerciali e banche d'affari.

Sono giunte anche molte domande dagli uffici del Congresso su come affrontare il problema della Federal Reserve - che ha acquisito 2.300 miliardi di dollari in titoli tossici – senza far crollare Wall Street. La risposta di LaRouche: "Perché non dovrebbe crollare Wall Street? Non ne abbiamo bisogno". Ha quindi proposto di assorbire la Federal Reserve in una Terza Banca Nazionale degli Stati Uniti, eliminando la spazzatura dei titoli tossici.


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