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Soros prende di mira la Germania per conto della City di Londra

2 luglio 2010 (MoviSol) - Il Golem dell'impero britannico, George Soros, ha colto l'occasione di un discorso all'Università Humboldt a Berlino il 23 giugno per sferrare un attacco alla Germania quale responsabile della crisi dell'Euro e per non aver superato la propria paura dell'iperinflazione. Tuttavia, il suo attacco è stato respinto da un contingente di giovani del movimento giovanile larouchiano (LYM), presenti alla conferenza.

Nel discorso il famoso megaspeculatore ha dato la colpa della crisi dell'Euro alla Germania, che avrebbe bloccato la politica dei salvataggi europei dopo la debacle della Lehman Brothers nell'autunno del 2008, provocando salvataggi ancora maggiori oggi, e per essersi attenuta ai criteri di Maastricht così strettamente da condannare l'Europa alla deflazione ed alla stagnazione "per anni a venire". Ha respinto enfaticamente l'ipotesi di un'uscita della Germania dall'Euro come via percorribile, in quanto il marco schizzerebbe di valore e affonderebbe l'economia tedesca. Difendendo gli interessi dei finanzieri (ovvero i suoi) ha sostenuto che l'austerità fiscale proposta dalla Germania condurrà a "rivolte sociali, nazionalismo, xenofobia e la possibile fine delle democrazia e minaccerà anche l'Unione Europea".

Benché l'austerità fiscale del governo tedesco sia indifendibile, non è questo il motivo degli attacchi di Soros, che si è arricchito con la speculazione sulle valute con il suo Quantum Fund, a partire dalla speculazione contro la Lira nel 1992. Come ha ammesso in un commento al quotidiano Die Zeit (del 23 giugno) "disgraziatamente un crollo dell'Euro e del progetto europeo non può essere escluso. Sarebbe tragico, perché l'Europa verrebbe minacciata dal tipo di conflitti tra stati che ha determinato la storia europea". Non sorprende che definisca "controproducente" il divieto tedesco alle vendite allo scoperto (una forma di derivati).

Per fortuna Soros non ha lasciato la conferenza di Berlino senza polemiche. Durante il dibattito, un giovane del LYM ha denunciato l'ipocrisia del sedicente filantropo affrontandolo di persona per il suo ruolo nel finanziare le rivoluzioni giacobine contro gli stati nazionali e nel proteggere la bolla speculativa dei derivati che è cresciuta fino a diventare 12 volte il PIL mondiale. Quindi ha annunciato il sostegno del movimento solidarietà tedesco (BüSo) al ritorno al Marco tedesco, condiviso dall'80% della popolazione tedesca, provocando un brusio notevole nella sala. Un altro membro del LYM ha denunciato l'incontro a Manhattan di manager di hedge funds lo scorso febbraio per pianificare un attacco speculativo contro l'Euro, chiedendo a Soros se i soldi che fa con la speculazione sulle valute pesino sulla sua coscienza.

Si noti il fatto che l'ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer, al soldo di Soros e copresidente del European Council of Foreign Relations finanziato da Soros, era seduto in prima fila. Alla fine della conferenza è corso fuori passando in mezzo ad un gruppo di studenti che discutevano coi rappresentanti del LYM e li ha invitati a non dare ascolto al movimento di LaRouche aggiungendo "li conosco da 40 anni".


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