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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Scontri in Francia tra i produttori e le industrie del latte

5 agosto 2010 (MoviSol) - Alla fine della scorsa settimana i produttori di latte francesi anno alzato i toni delle loro proteste.

Nel dipartimento Orne i sindacati hanno chiesto il boicottaggio dei prodotti venduti da Lactalis, nel dipartimento di Rhone Alpes dei prodotti come Bel e Banduel. In un supermercato gli allevatori sono entrati con le proprie mucche e hanno incollato sui latticini delle etichette riportanti "nuovi" prezzi.

La ragione di questa rinnovata rabbia è da ricercare nei bassi costi riconosciuti ai produttori. Il 3 giugno 2009 il più grande sindacato di produttori di latte, la Federation nationale des producteurs de lait (FNPL), controllato in realtà dal sindacato agricolo di destra FNSEA, firmò un patto sporco con l'industria del latte su un prezzo compreso tra i 269 e i 289 euro, anche se ai produttori il latte costa 350 euro la tonnellata, giocando sul rialzo dei prezzi di mercato.

Dieci giorni fa i negoziati tra i produttori e l'industria sui prezzi del terzo trimestre si sono interrotti nel momento in cui le industrie di trasformazione, pur ammettendo che i prezzi di mercato sono aumentati dell'11%, hanno rifiutato di concedere un simile rialzo ai produttori. Il calcolo proporzionale farebbe corrispondere 325 euro ai produttori, in primo luogo in virtù dell'accordo precedente, in secondo luogo per permettere loro di sopravvivere dopo mesi di attività sotto i costi di produzione.

I prezzi della produzione estiva, che saranno pubblicati il prossimo 15 agosto, sono decisi come ai tempi del medioevo, non dall'Unione Europea né dallo Stato francese, ma dalla "industria", che è completamente libera di uccidere i produttori.


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