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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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"Inflazione dei prezzi delle materie prime" o incendio finanziario?

18 agosto 2010 (MoviSol) - Nello spazio di una settimana il prezzo del grano sui mercati internazionali è aumentato del 50%, il tasso di aumento più forte mai registrato, come rivelato dall'ex-direttore del International Food Policy Research Institute Joachim Von Braun. Sebbene ci sia una scarsità organica degli alimenti necessari per soddisfare i bisogni reali di una popolazione mondiale crescente, e non è chiaro se la mancanza delle esportazioni russe sarà compensata da raccolte maggiori negli Stati Uniti e altrove, i prezzi non sarebbero aumentati in modo così rapido se le banche centrali non avessero inondato il sistema finanziario con liquidità iperinflazionistica.

Nel frattempo la speculazione nei contratti futures (a termine) ha raggiunto un volume di 50 volte gli alimenti prodotti e commerciati a livello mondiale! Così, su ogni tipo di cibo a base di frumento, orzo, mais ecc. si aspetta un'inflazione del 12-20% per il consumatore questo autunno e inverno. Gli scambi delle "merci di carta" avvengono al Chicago Mercantile Exchange, luogo dove Obama dovrebbe conoscere alcune persone.

Un rapporto della Merrill Lynch dice che le banche d'affari hanno aumentato del 20% le loro operazioni speculative sul cacao, sul frumento e sullo zucchero negli ultimi mesi. Da parte loro, i cartelli alimentari hanno fatto degli hedge sui contratti di acquisto, contribuendo ad aumentare la bolla dei derivati. La Kellogg, per esempio, ha coperto il 90% delle proprie commodities. Anheuser-Bush, il più grande brewer nel mondo, ha coperto i suoi acquisti "circa il 50%" dei suoi acquisti.

Considerando che i mangimi animali rappresentano due terzi del prezzo della produzione per il bestiame, e che i cereali rappresentano la metà dei mangimi per il pollame e i suini, si aspetta che i prezzi della carne aumenteranno parallellamente all'aumento del prezzo dei cereali. I prezzi del pollame dovrebbero cominciare ad aumentare del 10-12% già a settembre; la carne suina del 10% ad ottobre; e il manzo, più tardi, del 8-10%. I prezzi dei biocarburanti, che fanno utilizzo dell’etanolo prodotto con il grano e il mais, hanno già visto un aumento del 10% dall'inizio di luglio.


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