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Il principe Carlo confessa a un giornalista: parlare alle piante gli mantiene la mente "relativamente sana"

30 settembre 2010 (MoviSol) - In un documentario della BBC trasmesso il giovedì della scorsa settimana, il principe Carlo mostrava una delle sue residenze di campagna e i suoi giardini tenuti all'insegna dell'ecologismo.

Traduciamo nel modo più fedele possibile quanto ha dichiarato, intrattenendosi con il suo intervistatore Alan Titchmarsh.

"Sono molto criticato per molti motivi, sconcertato, francamente, come se stessi facendo qualcosa di positivamente malvagio… Cioè rimbambito per questo, rimbambito per quello, matto di qua, matto di là…. Parlo felicemente con le piante e gli alberi, e li ascolto. Penso sia assolutamente cruciale… Ogni cosa io ho fatto qui, è quasi come con i bambini. Ogni albero, qualunque cosa, ha un significato e un'appartenenza… È una cosa terribile, in realtà, non ci si deve attaccare troppo. Penso soltanto di essere andato troppo in là, quando li confondo con William e Harry. Dovrei cercare di staccarmi presto, psicologicamente… Dobbiamo riscoprire l'importanza centrale, ora critica, l'importanza urgente del lavoro in armonia con la natura… Abbiamo passato troppo tempo ad ignorarla e denigrarla e camminarci sopra. Guardi ai risultati, essa ha reagito e ci ha colpito in faccia alla grande… Potremmo… aiutare la gente a capire quali possibilità vi sarebbero e quali possibilità vi sarebbero in questo sforzo di vivere in un modo più sostenibile, di creare un'economia con poche emissioni di anidride carbonica, di creare un'efficienza energetica ancora più grande… e di ricongiungerci con la natura di nuovo, invece che cacciarla via e sopprimerla".

Niente male per un futuro regnante, eh? Bello l'ecologismo, no?


La bucolica pagina del sito con cui il principe Carlo promuove i suoi prodotti agricoli "all'antica".

Benché nel documentario non se ne parli, Lord Jacob Rothschild, fondatore e dirigente dell'Inter-Alpha Group (operando in stile veneziano tramite vari hedge fund, equity fund e altri strumenti finanziari, e finanziando i movimenti verdi) è un membro della "intima cerchia" di amici del principe del Galles. Oltre a finanziarne le associazioni caritatevoli e alcune di quelle ecologiste, contribuisce in svariati altri modi alla sua causa lunatica e genocida, in qualità di "Amministratore Finanziario del Duca di Cornovaglia".

Non c'è da sorprendersi, in quanto le radici dell'ideologia anti-progresso vengono proprio da questi ambienti. L'oligarchia neo-feudale ha fatto di tutto per cambiare gli assiomi di pensiero della società, con il cambiamento di paradigma iniziato negli anni Sessanta. Il problema è che oggi gran parte della popolazione neanche si accorge che dietro il buonismo ecologico si cela un modello antitetico alla sopravvivenza della società moderna, tanto il messaggio è stato amplificato dai media e dalla cosiddetta 'società civile'. Per fortuna, ogni tanto, il principe ci aiuta a capire la vera follia di questa concezione.


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