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MoviSol alla Repubblica di San Marino: cambiamo il paradigma!

8 ottobre 2010 (MoviSol) Il 5 ottobre il segretario di MoviSol Andrew Spannaus è stato il relatore principale ad una conferenza della Repubblica di San Marino, intitolata "A che punto è la crisi? Uscire dall'emergenza e progettare il futuro". L'evento, organizzato dal partito politico Sinistra Unita, con la partecipazione di un folto pubblico locale, era teso ad evidenziare la necessità di focalizzare la politica – della piccola Repubblica e anche internazionale – sull'importanza di abbandonare il modello della speculazione finanziaria e concentrarsi sulla ricostruzione dell'economia reale. Dopo l'introduzione del segretario di Sinistra Unita Alessandro Rossi, Spannaus ha tracciato le vere origini della crisi, dal cambiamento di paradigma ideato negli anni Sessanta e attuato nel corso degli ultimi decenni attraverso la distruzione del concetto stesso del progresso e della creatività umana. La crisi di oggi è il risultato di queste decisioni – ha detto Spannaus – e non certo per via dei poveretti che si sono trovati schiacciati dai mutui "innovativi" di Wall Street. Il segretario di MoviSol ha concluso presentando le riforme finanziarie per cui si batte il movimento di LaRouche (Glass-Steagall, Credito Produttivo) e i grandi progetti infrastrutturali che serviranno da volano per la ricostruzione economica mondiale.


Andrew Spannaus, Segretario di MoviSol

Come si legge negli articoli di stampa riportati sotto, sono seguiti interventi di Augusto Gasperoni di Sinistra Unita, che ha presentato le proposte infrastrutturali per San Marino elaborate dal suo partito, del presidente degli imprenditori locali e di due rappresentanti sindacali di primo piano.

La risposta entusiasta del pubblico alle idee presentate da Spannaus si è trasformata in un lungo dibattito, in cui è stato possibile approfondire l'importanza di respingere il modello del liberismo speculativo in tutte le sue forme, dalla globalizzazione dei bassi costi ai tentativi di smantellare lo stato sociale e l'economia produttiva, attraverso progetti promossi da poteri sovrannazionali (la City di Londra e la Commissione Europea) e anche da governi tecnici come quello proposto per l'Italia. Quest'ultimo promuoverebbe, infatti, delle "riforme strutturali" modellate sulle politiche con cui il Fondo Monetario Internazionale ha massacrato i paesi del Terzo Mondo.

Interessante è stata la convergenza dei vari partecipanti sull'idea di portare la Repubblica di San Marino ad una forma di economia basata sugli investimenti produttivi, respingendo il modello della finanza parassitaria, che domina a livello internazionale.




RASSEGNA STAMPA

SAN MARINO TV: Serata di SU "A che punto è la crisi? Uscire dall'emergenza e progettare il futuro"

C’era la politica, il mondo imprenditoriale, quello sindacale, e Andrew Spannaus del Movimento solidarietà e diritti civili che ha riassunto i passaggi principali dello sviluppo economico partendo dalla rivoluzione americana. Un excursus terminato ai giorni nostri, con la conclusione che solo un patto per il progresso con nuove regole economiche e finanziarie possa portare al benessere materiale della società. "Occorre reinvestire sull'economica reale", hanno detto imprenditori e sindacati. "Uno dei settori strategici per il futuro - ha detto Augusto Gasperoni - è quello delle infrastrutture, a sostegno del sistema economico". Indicando una serie di opere che si possono realizzare con piccoli interventi. Ma si è parlato anche di una Repubblica autonoma, almeno dal punto di vista energetico e di risorse idriche. Settori che devono restare pubblici, insieme alle telecomunicazioni, l'istruzione, la salute. Per raggiungere l'autosufficienza. (di Giovanna Bartolucci)


SAN MARINO NOTIZIE: A che punto è la crisi? Alla serata pubblica di Sinistra Unita la relazione di Andrew Spannaus
SAN MARINO WORLD: Basta con la finanza speculativa, è ora di tornare al lavoro vero

Un pubblico attento e molto interessato all'argomento ha seguito la relazione di Andrew Spannaus che partendo dalla Rivoluzione Americana ha messo in luce come i "Padri della patria" attraverso le politiche economiche del "sistema Americano" inspirato da Carey e Hamilton (contrapposte a quelle coloniali Britanniche) abbiano contribuito in maniera determinante allo sviluppo degli Stati Uniti.
Mettendo inoltre in evidenza come il crescente influsso della finanza speculativa sia alla base dell'attuale crisi economica nonché della deindustrializzazione e della conseguente perdita di milioni di posti di lavoro qualificati.
Soffermandosi sull'"importanza della realizzazione di grandi opere infrastrutturali", Spannaus ha illustrato al pubblico gli innegabili benefici che il progresso scientifico e tecnologico applicato alla produttività del lavoro, può portare al progresso materiale e morale della società.
In relazione a questo Augusto Gasperoni ha illustrato alcuni progetti infrastrutturali, spazianti dalle telecomunicazioni all'invaso imbrifero, nonché a progetti energetici basati sul fotovoltaico, alla raccolta differenziata e al completamento dello sdoppiamento della rete fognaria, la cui attuazione oltre a portare San Marino verso un auspicabile autonomia idrica ed energetica, potrebbe dare importanti risultati economici a breve medio termine e una rilevante riduzione dei costi d'esercizio.
Paolo Rondelli ha evidenziato le difficoltà vissute dal comprato manifatturiero per causa non solo della crisi mondiale ma anche e soprattutto per l'incrinarsi dei rapporti con l'Italia, la quale – da sola – assorbe oltre il 90% dello scambio commerciale sammarinese.

Il Segretario della CSdL, Giuliano Tamagnini, ha ribadito l'importanza di riportare il lavoro e le attività produttive al centro dell'economia, scavalcando la questione dell'abbattimento del costo della manodopera portando nelle aziende ricerca e innovazione.

Beccari Segretario CDLS si è detto anch'egli convinto che sarebbe importante tornare a costruire opere infrastutturali e ha osservato la validità delle proposte avanzate da Sinistra Unita.


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