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In ricordo di Maurice Allais

di Jacques Cheminade
11 ottobre 2010

Sono venuto a conoscenza, ieri, della morte di Maurice Allais. Scompare così l'unico Premio Nobel francese per le scienze economiche, senza che la carta stampata di questa mattina gli abbia consacrato il meritato omaggio.

È vero che da un certo tempo Le Figaro aveva rifiutato di pubblicare i suoi articoli e che soltanto L'Humanité e Marianne, l'anno scorso, gli avevano aperto le loro colonne…

Oggi, Le Figaro si mostra più prolisso, ma nessun canale mediatico menziona che Maurice Allais aveva da sempre difeso la separazione tra banche d'affari, banche di deposito e banche di credito (la sua visione di come applicare a livello globale la legge Glass-Steagall) e aveva spiegato, dimostrato e annunciato da più di un decennio, in numerosi libri e articoli, la catastrofe finanziaria mondiale manifestatasi nel corso dell'estate del 2008.

Logicamente, Maurice Allais si era associato al vasto dibattito pubblico innescato da Lyndon LaRouche con lo scopo di rifondare radicalmente il sistema di credito e il sistema monetario internazionale, sottolineando come il Sig. LaRouche e le sue organizzazioni [nazionali] avessero, su alcuni punti essenziali, "spesso sostenuto delle idee simili alle mie proprie proposte di riforma fondamentale del sistema monetario e finanziario internazionale".

Ci aveva autorizzati, con la sua lettera del 27 novembre 2009, a rendere pubblica questa sua affermazione.

Questo "liberale socialista" che, a mio giudizio, non fu ne l'uno né l'altro, ma che, in quanto esperto della fisica fondamentale, considerò l'economia da un punto di vista delle dotazioni strumentali e della produzione, e non semplicemente del monetarismo, amava affermare di non aver avuto che un solo allievo degno di questo nome, Gérard Debreu.

Numerosi dirigenti e responsabili francesi, tuttavia, hanno seguito i suoi corsi: per esempio Dominique Strauss-Kahn, Marcel Boiteaux, Thierry de Montbrial, Jean-Louis Bianco.

Personalmente, insieme a Louis Armand, Pierre Massé, Philippe Lamour e con i gruppi della Commissione di Pianificazione (Commissariat du Plan) mi immersi, nel corso dei miei anni di studio, nello spirito che i lavori di Maurice Allais allora avevano fatto sorgere nel nostro Paese.

Possa questo spirito rinascere, al di là del disordine e dell'incompetenza attuali, ispirando coloro che sono schiacciati dal sistema finanziario dominante, affinché possano trovare la via di uscita dall'alto, non cercando le soluzioni in un passato regressivo ma in un avvenire di scienza e innovazione, nel senso pieno di ciò che Maurice Allais difese: una economia nella quale l'uomo agisca in qualità di responsabile, sia della sua specie sia della natura, scoprendo, applicando, dotandosi di strumenti e producendo.

V'è urgenza, un'estrema urgenza, poiché un mondo che assiste alla disintegrazione del suo sistema finanziario e alla decomposizione del suo sistema economico e sociale, ha bisogno di una nuova generazione di dirigenti, che rispecchino l'immagine dell'uomo di carattere che conoscemmo in Maurice Allais.


Vedi anche:

19.12.2009
"L'economista francese Maurice Allais sostiene il Piano LaRouche"

03.06.2005
"Dichiarazione di Jacques Cheminade sul risultato del referendum francese"

Sito dedicato alle opere di Maurice Allais, allestito dalla Alleanza Internazionale per il Riconoscimento degli Apporti di Maurice Allais in Fisica e in Economia

Pagina dedicata a Maurice Allais dagli Annalese des Mines


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