La "Commissione Fiscale" del gruppo Inter-Alpha prepara l'austerità a tradimento contro gli Stati Uniti
17 novembre 2010 (MoviSol) - Lo scorso gennaio il presidente Obama creò una "Commissione nazionale sulla responsabilità e la riforma fiscale" che dovrà pubblicare il proprio rapporto ufficiale il 1 dicembre, chiedendo misure di austerità draconiane per ridurre il deficit federale.
Tuttavia, i due co-presidenti della Commissione -- battezzata da molti "commissione Kitekat" perché con sue proposte i pensionati finirebbero a mangiare cibo per i gatti -- hanno già reso note le proprie "raccomandazioni". Chiedono tagli al bilancio di 3.8 trilioni di dollari che decimerebbero Medicare, Medicaid, e Social Security, una riduzione del bilancio del governo federale di 200 miliardi, e un aumento di tasse di 800 milioni.
I co-presidenti, l'ex-Senatore repubblicano Alan Simpson e l'ex capo di gabinetto della Casa Bianca Erskine Bowles, hanno fatto circolare una presentazione PowerPoint di 50 pagine e una lista di 58 tagli specifici. Se 14 dei 18 componenti della Commissione dovessero appoggiare la proposta, il Congresso dovrà approvare o respingerla senza cambiamenti. Sembra che Simpson e Bowles si siano accorti di non avere i 14 voti necessari e così si sono affrettati a rendere noto il proprio piano per aumentare la pressione sui componenti ancora contrari, sperando di arrivare al varo del pacchetto durante la sessione "zoppa" del Congresso a dicembre (in cui il Congresso uscente rimane in vigore, fino a gennaio).
Se questa strategia non andrà in porto a dicembre, Obama intende creare un'alleanza con i fanatici alla Mont Pelerin del "Tea Party" nel nuovo Congresso - tipo Rand Paul - per arrivare allo stesso risultato più tardi. In una dichiarazione del 12 novembre alla Fox News Paul ha detto che "la commissione sul debito ha alcune idee buone… ma credo che sarà troppo poco e troppo tardi". Per quanto riguarda Obama, in un'intervista al programma 60 Minutes della CBS il 7 novembre, ha voluto far capire che è più deciso dei repubblicani a tagliare la previdenza sociale.
Dopotutto, Obama istituì questa "commissione fiscale" con un decreto legge, perché non riusciva ad ottenere l'approvazione del Congresso. Molti parlamentari si opposero perché essa avrebbe tolto al Congresso il potere di decidere le tasse e le spese come stabilito dalla Costituzione. Dall'inizio la spinta per la creazione di una commissione per imporre l'austerità è stata promossa dal banchiere di Wall Street Peter Peterson e dalla Peter G. Peterson Foundation.
Da 40 anni Peter Peterson non è altro che un appendice di Lord Jacob Rothschild e delle banche del gruppo Inter-Alpha centrate a Londra, che controlla la più grande fetta di attività bancaria/finanziaria sul pianeta. Nel 1971-73 Peterson lavorò sotto George Shultz nella Casa Bianca di Nixon per smantellare il sistema di Bretton Woods, e poi divenne il CEO della Lehman Brothers prima di creare uno dei fondi private equity più grandi nel mondo nel 1985, Blackstone Partners, dove Lord Jacob Rothschild ha una forte presenza.
Da quando lasciò Blackstone con la modica buonuscita di 2 miliardi in contanti quando il fondo sbarcò a Wall Street, la missione pubblica di Peterson è stata quella di devastare la capacità della nazione americana di lavorare per il Bene Comune, attraverso tagli massicci alle entrate e alle spese, in modo particolare alla Social Security e alla spesa sanitaria. Durante le audizioni al Senato USA a gennaio per discutere la proposta di istituire la commissione, i principali sostenitori del progetto sostennero l'importanza di obbligare il paese a mantenere un rapporto debito-PIL al di sotto del 60%, e un rapporto deficit-PIL al di sotto del 3% - uguali a quelli imposti sugli stati membri dell'Unione Europea.
È stato inoltre svelato il 12 novembre che due dei componenti della Commissione Fiscale Presidenziale vengono pagati dalla rete della Peterson Foundation - uno interamente e uno in parte.
