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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Militanti di Solidarité et Progrès vittime di aggressioni fisiche

29 novembre 2010 (MoviSol) - Già in piena campagna elettorale per far eleggere nel 2012 Jacques Cheminade Presidente della Repubblica Francese, sabato scorso alcuni membri del suo partito Solidarité et Progrès sono stati aggrediti fisicamente da una quindicina di giovani col viso coperto.

I militanti di S&P erano per strada a Rennes, in Bretagna, con una serie di cartelli. Il primo recava la notizia diffusa il giorno prima da AFP dell'ammissione che nel 1995 il consiglio costituzionale francese rifiutò a Jacques Cheminade l'approvazione del suo bilancio di campagna elettorale, costringendolo ad una bancarotta personale, e accettò invece quelli di Jacques Chirac e di Edouard Balladur, benché visibilmente irregolari, e dunque non ammissibili. Il secondo cartello diceva: "Viva l'Irlanda libera! E noi? E noi?". Il terzo: "Affare Karachi: la testimonianza che fa tremare è quella di Jacques Cheminade!".

Verso mezzogiorno, a circa un'ora dall'inizio dell'attività, il gruppo di giovani ha fatto irruzione violentemente dentro ad un mercato coperto, in cui tre giovani allontanatisi dal banchetto sul marciapiede si erano messi a volantinare. Senza parlare e a sangue freddo si sono scagliati su di loro, cercando di strappar loro di mano i giornali e definendoli antisemiti. Uno dei nostri giovani, che tentava di impedire che venisse rovinato il materiale di propaganda, è stato colpito e graffiato in volto. I suoi aggressori gli hanno fatto cadere a terra gli occhiali e l'hanno pestato a più riprese, ferendogli il naso. Anche una giovane militante del terzetto è stata strattonata, da tre aggressori.

Poco più tardi lo stesso gruppo si è recato al banchetto in strada, scaraventando a terra tutti il materiale di propaganda, al grido "Fuori i fascisti!", prima di fuggire.

L'aggressione è la più violenta mai sperimentata dal nostro movimento in Francia. Per ora è stata sporta denuncia contro ignoti.

È indicativo di una regia il fatto che più o meno nello stesso momento a Parigi, un giorno dopo la dichiarazione de Le Monde e di altre testate in relazione al suddetto scandalo delle elezioni del 1995 e alla ingiustizia subita da Cheminade, si sia verificata una seconda aggressione ad altri militanti larouchiani. Questi si trovavano davanti al Salon de l'Education: uno di loro ha ricevuto una testata che gli ha procurato una ferita curata con molti punti di sutura.

Finora la stampa aveva rispettato il compito assegnatole, quello di non parlare di S&P. Il fatto che Le Monde abbia rotto il silenzio mediatico ha innescato la violenza nei confronti del movimento francese.

I colpevoli dell'aggressione cercano di vendersi come oppositori di "fascisti" e di "antisemiti", ma il movimento di LaRouche è ben diverso da quel che si vuol raccontare, e adotta pratiche non violente.

Come dimostra il caso delle Brigate Rosse in Italia, le formazioni violente e terroristiche usano varie etichette di "sinistra" e di "destra", ma sono pilotate da servizi nazionali e internazionali. Oggi come allora il metodo di queste reti è quello adottato dalla tradizione dell'Impero britannico: la pratica della provocazione permanente per indurre i suoi nemici a lotte intestine. Dietro a quei giovani probabilmente incoscienti ma irrazionalmente violenti si trova sempre, se si vuole, questo tipo di operazione.

Solidarité et Progrès assicura che non cadrà nella trappola dell'Impero britannico e dei suoi conglomerati finanziarii, e che resterà sempre fedele alla non violenza organizzata. La "violenza rigeneratrice", infatti, partorisce sempre dei mostri. I riferimenti del movimento di LaRouche sono quelli dell'umanesimo e della Resistenza al nazismo. Oggi, nello spirito del programma del Consiglio Nazionale della Resistenza, di Jean Moulin, di Jean Jaurès e di Marc Sangnier, i larouchiani in Francia combattono il feudalesimo finanziario della City di Londra e di Wall Street, e di tutti coloro che ne fanno il gioco.


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