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La "terribile ingiustizia" nei confronti di Cheminade fa il giro dei media in Francia

15 dicembre 2010 (MoviSol) - Tutti i media francesi hanno dato ampio spazio alla scandalosa decisione francese del Consiglio Costituzionale francese nel 1995, che approvò i bilanci dei candidati presidenziali Edouard Balladur e Jacques Chirac nel 1995 nonostante le palesi irregolarità dei contributi, condannando invece Jacques Cheminade per un’inezia, dopo le rivelazioni iniziali pubblicate il 26 novembre da Le Monde.

Come abbiamo riferito, AFP ha pubblicato una nota ripresa da molti quotidiani e stazioni radio. Quindi, il 28 novembre, il rinomato giurista Philippe Bilger, attualmente procuratore alla Corte d’Assise di Parigi, ha postato un lungo commento sul suo blog Justice au Singulier, dal titolo "sistemare i conti alla Corte Costituzionale". Ha denunciato fortemente la "segretezza" del potere in Francia che "si fa beffa della democrazia francese", concludendo col caso di Cheminade "che è stato maltrattato al posto di altri".

Bilger posta anche varie reazioni dai suoi lettori, compreso l’intero dossier scritto dallo staff della campagna elettorale di Cheminade per il 2012, che dettaglia come questi sia stato vittima di un complotto e come lo stato francese continui a strangolarlo finanziariamente ancor oggi.

Il 2 dicembre AFP ha pubblicato un’altra nota di agenzia in cui riporta l’intervista registrata con l’ex ministro e capo del partito centrista Modem Francois Bayrou al popolarissimo programma Vivement Dimanche. Stando a AFP, Bayrou si rammarica del fatto che il Consiglio Costituzionale non abbia indagato su Balladur e Chirac solo perché "sono troppo potenti". Ma Jacques Cheminade fu "sanzionato e lo mandarono in rovina. Tutto questo è odioso".

Questo è stato troppo per Le Monde, che a quel punto ha pubblicato un articolo in rilievo sul suo sito il 2 dicembre, dal titolo "L'Affare Karachi: una piacevole sorpresa per il candidato Cheminade", in cui cerca di dipingere Cheminade come figura dubbia. L'Affare Karachi si riferisce al sospetto che i misteriosi dieci milioni di franchi in contanti del contributo alla campagna di Balladur nel 1995, di cui non si conosce l’origine, fossero di fatto commissioni retroattive sulle vendite di sottomarini francesi ai pakistani approvate dall’allora primo ministro Balladur.

La campagna di Cheminade ha emesso un comunicato in cui fa notare che Le Monde senza dubbio teme che "l'Affare Karachi sollevi il velo sugli accordi sporchi del Consiglio Costituzionale nel 1995 catapultando nuovamente Jacques Cheminade al centro del palcoscenico politico francese.

"È deprecabile che il quotidiano francese non menzioni, a questo punto, i motivi dei continui attacchi contro Jacques Cheminade, visto che Le Monde riconosce che fu di fatto rovinato finanziariamente quando fu respinto il suo bilancio elettorale nel 1995, e che lo stato francese continua a perseguitarlo. "Le mie idee sono la causa dei miei guai" ha commentato Cheminade, che nel 1995 aveva messo in guardia il popolo francese dal "cancro finanziario" e che propone, nella sua campagna presidenziale per il 2012, la bancarotta ordinata degli speculatori e la separazione tra banche d’affari e banche commerciali, per proteggere i risparmi e gli investimenti nell’economia reale.

"Esiste una barriera insormontabile", aggiunge, "tra coloro che difendono il sistema monetarista e le sue carneficine sociali, che ritengono così profittevoli, e coloro che si battono per il principio del governo‚ del popolo, dal popolo e per il popolo’ sancito dall’articolo 2 della nostra Costituzione".


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