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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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La lobby della morte in Europa

14 gennaio 2011 (MoviSol) - Oltre agli USA ci sono tentativi aggressivi di introdurre l'eutanasia anche in Europa, Australia e Canada. In Germania, l'appello contro un ritorno della infame politica "T4" di eutanasia dei nazisti, lanciato il 30 dicembre dal presidente dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche, ha particolarmente aperto gli occhi del pubblico in Germania, dove gli attivisti hanno riscontrato molte reazioni positive allo slogan "eutanasia per le banche e non per la nonna". Il sito web del BüSo (www.bueso.de) ha caricato un nuovo video sul tema dell'eutanasia, in chiave attuale e storica.

L'appello della signora Zepp-LaRouche ha ricevuto vento in poppa da recenti rievocazioni degli orrori del programma nazista. Sono numerose le istituzioni tedesche coinvolte in una campagna per commemorare le vittime del programma T4, che iniziò 71 anni fa. Il 10 gennaio, a Brandenburg/Havel, sono stati avviati i lavori per un museo in uno dei sei grandi centri di eutanasia creati dai nazisti nel 1940, dove furono gasati 9.000 pazienti. In Austria ha fatto sensazione prima di Natale il ritrovamento di una fossa comune e di liste di condannati all'eutanasia, che facevano parte del centro T4 di Hall, in Tirolo.

In Italia, il quotidiano Avvenire ha pubblicato un forte attacco alla politica di Obama il 28 dicembre, che si concludeva con la frase: "la chiamano care, ma assomiglia terribilmente all'eutanasia". Il decreto di Obama è stato anche denunciato il 6 gennaio dal sito web austriaco unzensuriert.at, il quale ha notato che esso si spinge anche più in là dell'infame pratica di eutanasia in Olanda, pagando un premio ai medici che convincono i pazienti a rinunciare alle cure costose.

Purtuttavia, i tentativi di legalizzare l'eutanasia in Europa sono numerosi. Nell'associazione medica tedesca, al senato francese e al parlamento nazionale svizzero sono in corso iniziative in tal senso.

Il 18 gennaio, la Commissione sugli Affari Sociali del senato francese dovrebbe iniziare a discutere il testo sull'eutanasia, che dovrebbe passare in aula il 25. I titoli delle tre leggi in discussione dimostrano già il punto fatto dalla signora Zepp-LaRouche sul "sottile cambiamento di enfasi" descritto dal dott. Leo Alexander dopo i processi di Norimberga. La prima proposta, stilata nell'ottobre 2008, è presentata come "aiuto attivo alla morte, rispettoso della coscienza e della volontà di ogni persona". Relatore è il senatore Fouché, del partito di Sarkozy. La seconda proposta, introdotta nel luglio 2010, parla di "aiuto attivo alla morte", relatore Jean-Pierre Godefroy del Partito Socialista. La terza, presentata nell'ottobre 2010, parla di "eutanasia volontaria", relatore Guy Fischer del Partito Comunista.

Le iniziative in Svizzera e Australia vedono protagonista il partito dei verdi. Questa combinazione di estremismo ambientalista e radicalismo sul fine vita è una miscela particolarmente pericolosa, minacciosa per la vita umana tanto quanto il monetarismo radicale praticato dagli enti del sistema finanziario.


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