Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Trichet nega che la BCE sia diventata una Bad Bank

20 gennaio 2011 (MoviSol) - È un segreto di Pulcinella che il fondo salva-stati dell'UE sia in realtà un fondo salva-banche. Al momento la malata d'Europa, come abbiamo ripetutamente scritto, è la Spagna con il suo settore bancario collegato alla City di Londra. Numerosi analisti finanziari stimano a 200 miliardi di euro le perdite attuali del sistema bancario spagnolo. In aggiunta, un terzo dei 322 miliardi di dollari di debito estero del Portogallo è verso le banche spagnole, secondo dati della BRI. Degli oltre 1.100 miliardi di dollari di debito estero spagnolo, quasi 218 miliardi sono verso le banche tedesche, 244 verso quelle francesi, quasi 142 quelle britanniche e 186 quelle statunitensi.

Finora le banche europee, specialmente quelle periferiche, sono state tenute a galla dalle "misure non-standard" della BCE, e cioè dall'acquisto di titoli che non hanno mercato. La BCE ha già raccolto oltre 76 miliardi di questi titoli, molti dei quali sono ad alto rischio. In aggiunta, ha elargito oltre 130 miliardi di prestiti alle banche irlandesi, in cambio di garanzie collaterali che non sono sempre solide. Si aggiungano altre operazioni simili riguardanti la Grecia, il Portogallo, la Spagna, il Belgio o l'Olanda.

Così, alla conferenza stampa mensile della BCE il 13 gennaio, l'EIR ha chiesto a Jean-Claude Trichet se l'Eurotower fosse diventata una "Bad Bank" e se, nel caso che i governi UE si rifiutino di allargare il fondo EFSF, costringendo la BCE a sobbarcarsi l'intero fardello dei salvataggi bancari, questo non la porti a rischiare l'insolvenza.

Con un gesto di irritazione, Trichet ha risposto che "la questione dell'insolvenza della BCE è una questione assurda dal nostro punto di vista". Ha poi recitato la linea di partito sul recente aumento di capitale, sostenendo che la decisione era stata presa "dal 2000". Purtuttavia, è stato costretto ad ammettere che 1. La BCE aveva raggiunto il massimo livello di provvista concesso dallo statuto, prima dell'aumento di capitale; 2. Uno dei fattori dietro la decisione di aumentare il capitale è quello di far fronte al rischio di credito, e cioè l'insolvenza dei titoli acquistati.

Nel frattempo, le istituzioni dell'UE continuano ostinatamente ad opporsi ad una riforma alla Glass-Steagall. In un "working paper" pubblicato dal sito della BCE, si riconosce che l'abolizione di Glass-Steagall ha aumentato il livello di insolvenza del sistema, ma si conclude che una reintroduzione della separazione tra banche commerciali e banche d'investimento non sarebbe necessaria.

In tutto il mondo, invece, si intensifica la campagna per ripristinare tale separazione, guidata dal movimento di LaRouche. Negli Stati Uniti, il presidente della Federal Reserve di Kansas City, Thomas Hoenig, martella da 18 mesi contro la politica dei salvataggi del suo capo Bernanke e di Tim Geithner, accusandoli di rendere le grandi banche ancora più grandi e più irresponsabili. L'11 gennaio, parlando alla conferenza Economic Outlook 2011 ad Albuquerque, nel New Mexico, Hoenig ha nuovamente attaccato la concentrazione bancaria, ricordando che le cinque principali banche USA controllano il 60% degli assets dell'economia nazionale. "Dobbiamo ripristinare Glass-Steagall", ha detto Hoenig secondo il Business Weekly del New Mexico.


[inizio pagina]