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Le occasioni storiche del 2011

17 febbraio 2011 (MoviSol) - Nelle prime due settimane del febbraio 2011 abbiamo assistito a svolte drammatiche della situazione strategica mondiale, che Lyndon LaRouche ha commentato il 12 febbraio dicendo "tutto è cambiato. E l'evento determinante che definisce tale cambiamento è ciò che è accaduto al Cairo". In tutto il mondo, il fallimento totale del sistema della globalizzazione viene riconosciuto sempre di più, il che apre ottime occasioni per realizzare finalmente le proposte di LaRouche per un nuovo ordine economico mondiale.

Mentre gli egiziani hanno abbattuto un regime che ha applicato i diktat del Fondo Monetario Internazionale ai danni della sua stessa popolazione, un nuovo rapporto interno della stessa istituzione ha appena denunciato l'incompetenza e il fallimento del Fondo (vedi sotto). La pubblicazione di tale rapporto giunge solo due settimane dopo quella del famoso rapporto Angelides negli Stati Uniti, che documenta, in gran dettaglio, i folli errori commessi negli ultimi 40 anni di deregulation e speculazione finanziaria senza freni.

Nel frattempo il sistema finanziario resta un campo minato in tutto il mondo, in cui il minimo passo falso potrebbe dar via ad una reazione a catena e condurre alla totale disintegrazione del settore bancario e finanziario. Questa realtà ha indotto tuttavia un certo numero di persone influenti a svegliarsi. Qui alcuni esempi degli eventi straordinari della scorsa settimana.

Le conclusioni pubblicate dalla Commissione di Inchiesta sulla Crisi Finanziaria al Congresso USA (FCIC) hanno avuto effetti a catena sia negli Stati Uniti che all'estero, anche se molti non sono ancora visibili, e si moltiplicano le richieste di un ripristino della legge Glass-Steagall (che separò le banche commerciali da banche d'affari e ne regolamentò l'attività ai tempi di Roosevelt). Lo stesso Phil Angelides, presidente della Commissione, preparandosi alla sua testimonianza al Congresso il 16 febbraio, sta concedendo numerose interviste, alcune durissime, in cui ribadisce che la crisi, che ha provocato 27 milioni di disoccupati e 4 milioni di senzatetto negli Stati Uniti (a cui seguiranno altri 9 milioni), poteva essere evitata.

LPAC, il movimento politico di LaRouche, ha lanciato un grosso sforzo organizzativo su questo rapporto, in particolare al Congresso ed ai parlamenti degli stati, guidato da un team di 6 candidati al Congresso. La scorsa settimana, LPAC ha prodotto un video di 32 minuti (FCIC Report: the Moral Test) che presenta i risultati dell'inchiesta della Commissione, paragonandoli con quello che aveva detto e pubblicato LaRouche negli ultimi 40 anni, contrapposto alla storia di azioni criminali intraprese dai cosiddetti esperti finanziari.

Il fermento creato da questo video ha indotto a quanto pare la rivista Time a pubblicare un profilo personale di Thomas Hoenig, presidente della Federal Reserve Bank di Kansas City, nel Missouri, noto internazionalmente perché si oppone all'attuale politica di salvataggi bancari e chiede il ripristino della legge Glass-Steagall.

Un altro esempio è il rapporto stilato dall'Ufficio Indipendente di Valutazione del FMI, che documenta la scioccante complicità del Fondo nella crisi internazionale. Un giorno dopo la pubblicazione di tale rapporto Juergen Stark, membro tedesco del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea, ha messo in guardia dalla creazione di un "gigantesco fondo di salvataggio" per le banche internazionali, visto il pericolo di inflazione. Sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt dell'11 febbraio Stark scrive che le banche dovrebbero riassumere la loro funzione originale di "finanziatori dell'economia reale" e ha denunciato, così come ha fatto la Commissione Angelides, il "sistema bancario ombra" che sfugge a regole e controlli.

Con un altro atto di dissenso, Axel Weber, membro del Consiglio dei Governatori della BCE e governatore della Bundesbank, ha annunciato la propria intenzione di non candidarsi a presidente della BCE per la sua opposizione all'espansione dei piani di salvataggio, opposizione attualmente in minoranza.

Il commento più esplicito e sorprendente viene tuttavia da un caporedattore del quotidiano Bild, Nicolaus Fest, che scrive sulla pagina regionale di Amburgo del famoso tabloid tedesco. Fest attacca i partiti politici tradizionali che evitano due temi cruciali di grande importanza per il loro elettorato nella campagna elettorale in corso: una chiara separazione delle banche secondo il modello di Glass-Steagall ed una strategia per uscire dall'Euro. Suona familiare?


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