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Maggioranza parlamentare per una "Commissione Angelides" in Danimarca

3 marzo 2011 (MoviSol) - Quattro giorni dopo la richiesta da parte del movimento di LaRouche in Danimarca, una maggioranza parlamentare si è espressa a favore della costituzione di una Commissione d'Inchiesta sulla Crisi Finanziaria, simile a quella del Congresso USA presieduta da Phil Angelides (FCIC). Lo Schiller istituto danese aveva mandato a tutti i membri del Parlamento danese un opuscolo speciale sulle conclusioni della FCIC accompagnato da una lettera di Tom Gillesberg, il suo presidente, che sollecitava il legislatore ad avviare un'iniziativa simile.

Il 21 febbraio, giornali e TV hanno dato notizia che si è formata una maggioranza bi-partisan a favore della commissione. Un articolo del settimanale sindacale A4, dal titolo "i politici indagheranno a fondo sulla crisi", cita anche la Commissione d'Inchiesta americana.

"Negli ultimi anni, negli Stati Uniti ed in numerosi paesi dell'UE, gli economisti hanno studiato a fondo la crisi finanziaria per trovare risposte su come possa evitata una nuova crisi. Da noi, il governo finora si è rifiutato di svelarne le cause. Emerge, tuttavia, il fatto che c'è una maggioranza politica favorevole ad una revisione indipendente della crisi finanziaria in Danimarca… molti paesi hanno già completato la propria analisi della crisi finanziaria. Gli studi che hanno suscitato maggiore attenzione vengono dai paesi più colpiti come Irlanda e Islanda, ma anche Francia, Norvegia, Inghilterra e Olanda hanno studiato le cause della crisi. In gennaio, la Commissione USA sulla crisi finanziaria ha finalmente pubblicato il suo rapporto".

Questo sviluppo avviene sull'onda del crac dell'Amagerbank, la nona banca per importanza in Danimarca, che ha provocato perdite di 1,2 miliardi di dollari per il governo che aveva immesso tale liquidità nella banca in crisi tre mesi fa. Il 28 gennaio, dieci giorni dopo il crac dell'Amagerbank, e un giorno dopo la pubblicazione del rapporto della Commissione Angelides negli Stati Uniti, lo Schiller Institute in Danimarca ha testimoniato alla Commissione Europea del Parlamento danese, partendo proprio dalle conclusioni del rapporto Angelides, e l'audizione è stata anche trasmessa dal canale TV del Parlamento.

Il nuovo sviluppo è che il Partito Popolare Danese, di destra, ha dichiarato il proprio sostegno alla creazione di una commissione indipendente, che era già stata appoggiata dai socialdemocratici e dai socialisti. Nella sua dichiarazione ad A4 il portavoce finanziario dei socialdemocratici Morten Boedskov ha espresso la propria intenzione di estendere il mandato della commissione: "Abbiamo assistito ad una grave crisi finanziaria in Danimarca negli anni Ottanta, negli anni Novanta, e con la crisi finanziaria più recente. Ogni volta abbiamo assistito alla pesante esposizione dei mercati immobiliari a prodotti finanziari immensamente creativi, e ad un ente di vigilanza dello stato che non stava al passo. Non vogliamo vederlo per la quarta volta. Ecco perché è necessaria una commissione".

Il portavoce del Partito Socialista Ole Sohn ha sottolineato il ruolo del governo nell'approvare prestiti in cui si pagano solo gli interessi (interest only loans), che hanno fatto esplodere la bolla immobiliare.

I portavoce di due partiti di governo, e l'associazione bancaria, si sono espressi contro la convocazione di una commissione. Lo Schiller Institute in Danimarca intensificherà le pressioni per una Commissione d'Inchiesta e per una legge Glass-Steagall distribuendo 60.000 copie dell'opuscolo speciale, che include anche il testo della webcast di LaRouche del 22 gennaio, un articolo sulla Commissione Angelides, e il testo della testimonianza dello Schiller Institute alla Commissione parlamentare sugli affari europei.


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