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Prato chiede il Maglev per la Toscana

9 marzo 2011 (MoviSol) - Nell'empasse che pare insolubile per l'ampliamento dell'aeroporto fiorentino, una proposta degna di nota è stata avanzata a fine della scorsa settimana dal Consigliere comunale pratese Nicola Oliva (PD). Il giovane consigliere – tra i più votati al Consiglio comunale di Prato – ha proposto l'adozione del sistema di trasporto a levitazione magnetica più conosciuto come Maglev. Oliva, preso atto di una situazione che vede da mesi Firenze, Prato, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino in permanente diatriba in merito alla costruzione di una nuova pista aerea di atterraggio, è riuscito ad andare oltre i limiti di un dibattito che ha visto il Ministro Matteoli, il Governatore Rossi, il Sindaco di Firenze Renzi e tutti gli altri sindaci della Piana (l'area che comprende i comuni limitrofi attorno a Firenze), non riuscire a cavare un ragno dal buco; così ha sostanzialmente proposto: vista la fase di stallo, perché non costruire una superlinea veloce tra Firenze e Pisa (ma non solo) che congiunga le due città in tempi brevissimi (il Maglev consentirebbe di collegarle in 20 minuti circa), mantenendo così l'aeroporto di quest'ultima come aeroporto principale (quale già è), ma che abbia la capacità di rappresentare un volano di crescita dell'intera economia toscana ed una testa di ponte per lo sviluppo di questa nuova tecnologia anche in Italia?


Schema di funzionamento della levitazione magnetica, estratto da una descrizione di brevetto.

La proposta di Oliva è stata ripresa da Il Tirreno e dall'Unità. Sul proprio profilo Facebook Oliva ha ricevuto moltissimi sostegni e qualche inevitabile critica. In particolare l'on. Guglielmo Picchi (PdL) ha provato a screditare la proposta di Oliva, facendo riferimento a fattori economici ed ambientali, asserendo in merito a questi ultimi che vi sarebbero problemi di inquinamento acustico ed elettro-magnetico. A tal proposito, proprio sul nostro sito (vedi "La Cina prosegue la costruzione di linee a levitazione magnetica"), abbiamo già pubblicato la documentazione che smentisce questo genere di pregiudizi, privi di fondamento scientifico. È di questi giorni, tra l'altro, la notizia ripresa dal People's Daily Online secondo cui il prof. Chang dell'Università Nazionale della Tecnologia di Difesa, direttore di un gruppo di ricerca che sviluppa questo genere di tecnologia, ha spiegato che la levitazione magnetica non danneggerebbe né le persone né l'ambiente.

Oliva ha tenuto a precisare ai propri simpatizzanti e detrattori: «Uno che comincia con "quanto costa?" sbaglia approccio, dà prova di isteria. Gli incentivi alle cosiddette energie alternative nel solo 2010 sono costati 5.3 miliardi alle casse dello Stato. Lo stanziamento di risorse per il Maglev va calcolato complessivamente per tutta l'opera, quindi scaglionato lungo la durata dell'opera stessa… Il ragionamento va impostato a partire dal credito da attivare per finanziare un’opera fondamentale per lo sviluppo in vista delle ricadute economiche e sociali per tutta l'economia e la società. Non si può misurare seccamente sulla base del quanto mi costa.»


Illustrazione di vagone a guida magnetica pubblicata negli anni Cinquanta o Sessanta
su una rivista americana di divulgazione scientifica. Nella didascalia si legge: "La corrente nel solenoide successivo è fornita automaticamente, nel momento in cui il vagone ad alta velocità intercetta il raggio di luce delle celle fotoelettriche". Altrove nella rivista si precisa che "il treno intercetta il raggio tra le celle fotoelettriche, le quali agiscono come interruttori automatici, erogando o meno corrente nei vari anelli magnetici, durante il suo spostamento". Da decenni, pertanto, è chiaro che il campo magnetico è generato soltanto al passaggio del treno e che, in altre parole, è insieme a questo che lungo la guida si spostano le zone attivate.

L'ipotetico collegamento a levitazione magnetica tra Prato, Firenze e Pisa

Avvalendoci degli automatismi di Google Maps, offriamo una rappresentazione piuttosto approssimata dell'ipotetico percorso a levitazione magnetica, da Prato (A), passando per la stazione di Santa Maria Novella di Firenze (B) e l'aereoporto di Firenze (C), all'aereoporto civile di Pisa (D). (I riferimenti segnalati con i cerchietti bianchi hanno la sola funzione di determinare i punti di passaggio della linea.)


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