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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Gli attivisti di LaRouche in Svezia guastano la festa agli alchimisti del clima

27 maggio 2011 (MoviSol) - Dal 16 al 19 maggio si è tenuto un simposio dalle spregevoli finalità alla Reale Accademia delle Scienze. Il convegno, che promuoveva apertamente l'obiettivo di una riduzione massiccia della popolazione mondiale, ruotava attorno alla figura di Hans-Joachim Schellnhuber, consigliere del governo tedesco sui cambiamenti climatici, ed era sponsorizzato tra gli altri dalla famiglia reale di Svezia.

Durante i primi due giorni i lavori si sono svolti al riparo dal pubblico, così che i Premi Nobel partecipanti hanno potuto firmare il "Memorandum di Stoccolma" al riparo dalla curiosità e dalla critica verso un vero e proprio atto di sopraffazione della democrazia. Il Memorandum è stato consegnato al segretario generale dell'High Level Panel on Sustainability dell'ONU.

Dopo aver fallito, a Copenhagen e Cancun, nel tentativo di fermare lo sviluppo scientifico e tecnologico con il pretesto di ridurre il cosiddetto riscaldamento globale antropogenico, si è pensato bene di introdurre le nuove idee fasciste di soppiatto.

Ma per loro sfortuna, un gruppo di attivisti di LaRouche ha messo un ceppo tra le ruote. Innalzando uno striscione con su scritto "Quel che Schellnhuber non vuole sapere: la vita umana è sacra" proprio di fronte all'ingresso della conferenza e distribuendo un volantino scritto da Hussein Askary, presidente del movimento larouchiano in Svezia, intitolato "Fermiamo l'ecofascismo globale", essi hanno potuto fermare ogni partecipante e metterlo in guardia contro le intenzioni degli organizzatori.

Schellnhuber stesso non ha nascosto il proprio disappunto quando si è sentito chiedere se non pensasse che la storia giudicherà la sua proposta per il governo tedesco (cfr. Strategic Alert 19/2011) come quella che diede il via ad un secondo olocausto. In tono con la circostanza, nel corridoio di entrata troneggiava il busto del fondatore dell'eugenetica in Svezia, Anders Retzius, facilitando il parallelo, specialmente per i delegati del terzo mondo, tra la storia della pulizia etnica basata sui "fatti scientifici" e l'uso dei diritti di emissioni di CO2 come strumento di riduzione della popolazione.

Nel corso dei tre giorni, gli attivisti larouchiani hanno saturato ogni manifestazione collegata al simposio. I loro striscioni accoglievano i partecipanti al concerto serale o prima della serata al teatro. I giornalisti di tutto il mondo, compresa l'agenzia cinese Xinhua, AFP e la televisione finlandese hanno intervistato numerosi attivisti.

Hans Blix, ex capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ha dichiarato prima del simposio di non essere pronto a firmare il Memorandum. Infatti i Premi Nobel si erano rifiutati, in una mossa sensazionale, di firmare un documento che conteneva un paragrafo che rifiutava sia il nucleare che gli idrocarburi. Il signor Schellnhuber ha subìto una vera e propria sconfitta, avendo pensato di poter ottenere un sostegno prestigioso per la trasformazione energetica della Germania. Questo è probabilmente il motivo degli estenuanti negoziati notturni che hanno portato alla riscrittura del Memorandum finale.

Questo per dimostrare che quando si ingaggia una resistenza piccola ma efficace contro gente come Schellnhuber, questa batte in ritirata. Dunque, espandiamo la resistenza mondiale.


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