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I leader neri ora sono contro Obama, dice la congressista Maxine Waters

26 agosto 2011 (MoviSol) - La popolarità di Obama è scesa ai minimi storici dopo l'approvazione della legge sul tetto del debito e il Super-Congresso il 2 agosto, e ancor di più dopo il suo tour del Midwest per promuovere i "posti di lavoro verdi" prima di andarsene in vacanza sull'isola di Martha's Vineyard. Un sondaggio Gallup del 18 agosto dimostra che il tasso di approvazione del suo operato sull'economia è sceso al 26%.

Mentre il Presidente parla di creare posti di lavoro, il Black Caucus, il gruppo nero al Congresso, ha organizzato fiere per il lavoro nelle principali città, a cui il Presidente si è rifiutato di partecipare. Non sorprende che la comunità afro-americana sia in rivolta per il tradimento del Presidente. Il senso di frustrazione degli elettori di colore è stato espresso dalla congressista democratica Maxine Waters, uno dei pilastri della comunità di colore. Durante una di queste fiere del lavoro a Detroit il 16 agosto ha invitato la folla a "scatenarsi" per indurre Obama a fare qualcosa. "Siamo stanchi, noi tutti" ha detto; "La disoccupazione è a livelli spropositati". Ha chiesto alla folla il permesso di parlare col Presidente e dirgli quello che pensano. La folla ha risposto "Fai pure!".

La Waters è uno dei 66 democratici che hanno votato contro l'infame legge sul tetto del debito il 1 agosto, a causa dei tagli draconiani ai programmi sociali che essa prevede, pur non aumentando le tasse per i ricchi. Ha ripetuto lo stesso messaggio alla fiera per il lavoro di Atlanta il 18 agosto, dove è stata quasi sommersa da 5.000-6.000 disoccupati, alcuni in fila da tutta la notte per entrare e presentare il loro curriculum vitae nella speranza di trovare un posto di lavoro.

Due personalità molto popolari nella comunità afro-americana, il Prof. Cornel West di Princeton e il conduttore televisivo Tavis Smiley, hanno concluso recentemente un tour di 18 città denunciando il Presidente Obama perché ignora i bisogni dei poveri. E in un articolo intitolato "L'America nera si risveglia da un incubo", il direttore esecutivo del Black Agenda Report rileva che Obama è passato dall'essere "la grande speranza nera" ad essere "il grande traditore nero".

Oltre alle minoranze, il movimento sindacale è ancor più critico di quello di colore nei confronti dei favori che Obama continua a fare a Wall Street. Il sindacato IAM, che conta 650.000 iscritti, ha annunciato che boicotterà la Convention democratica a Charlotte, in North Carolina, perché lo stato è tra i più anti-sindacali del paese. Tutto sta ad indicare che anche la confederazione sindacale AFL-CIO, la stessa che ha espresso il suo sostegno alla legge Glass-Steagall la scorsa settimana, farà lo stesso.

Indicative sono anche le dichiarazioni del parlamentare democratico dell'Oregon De Fazio, che ha dichiarato alla TV locale KGW che in sei incontri con la cittadinanza a cui aveva partecipato non ha trovato alcun sostegno per Obama. "Mi sa che la parola lotta non rientra nel suo vocabolario. Quando era candidato aveva promesso di far pagare le tasse ai ricchi che guadagnano più di 250.000 dollari". Ma poi, per raggiungere il compromesso sul tetto del debito, ha fatto concessioni ai repubblicani".

I "progressisti" che finora sostenevano Obama ora insistono sulla necessità di presentare un candidato alternativo alle primarie democratiche del 2012, e una mozione in questo senso è stata approvata all'inizio del mese alla Convention della California. Era stata presentata dal Progressive Caucus. Il gruppo di Obama si è così infuriato per la mozione che si è rifiutato, in modo del tutto non democratico, di certificare il Progressive Caucus.

Tutte queste iniziative, benché importanti, giungono troppo tardi e sono troppi timide. L'unica soluzione è che Obama lasci la Casa Bianca adesso.

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