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La Russia si offre di contribuire a rimettere in sesto l'economia greca

14 ottobre 2011 (MoviSol) - Parlando al Forum di Rodi sul Dialogo tra le Civiltà, che si è tenuto sull'isola greca di Rodi dal 6 al 10 ottobre, il co-fondatore dell'evento Vladimir Yakunin ha denunciato la globalizzazione ed il "capitalismo da bisca". Stando al Bollettino del Patriarcato di Mosca della Chiesa Ortodossa Russa, ha sottolineato che la crisi attuale è il risultato della globalizzazione, il cui risultato principale è la "creazione di un'economia finanziaria virtuale, completamente libera, e completamente divorziata dall'economia reale. Tale libertà, che è più simile alla licenza, è diventata mortale per lo sviluppo della società".

Yakunin, che è anche amministratore delegato delle Ferrovie Russe, è uno dei principali promotori di grandi progetti ferroviari, incluso il tunnel sotto lo stretto di Bering, così come della crescente alleanza trans-pacifica per lo sviluppo globale.

Solo una settimana prima si era tenuta a Rodi un'altra conferenza sui "nuovi orizzonti dei rapporti economici nella politica di investimenti, il commercio e il turismo", dove è intervenuto Mikhail Dmitriev, presidente del Centro per la Ricerca Strategica di Mosca. Nel corso di un intervento ad ampio raggio su come la Russia potrebbe contribuire alla ripresa dell'economia greca, Dmitriev ha sottolineato l'"esperienza del suo paese nel traffico merci e passeggeri" ed ha offerto alla Grecia di unirsi alla Russia in progetti chiave per la Ferrovia Transiberiana. In effetti, la Russia intende estendere il proprio scartamento ferroviario (1.520 metri) a Bratislava e Vienna, in modo da poter generare un transito di massa di container dall'Asia orientale al cuore dell'Europa tramite la Transiberiana, aprendo enormi opportunità nuove di traffico merci anche per la Grecia.

Dmitriev ha sottolineato anche "le enormi opportunità di costruirà un'alleanza nei trasporti e nelle spedizioni" tra i due paesi, che potrebbero includere anche investimenti nei porti della Grecia ed un miglioramento dei rapporti con i porti del Mar Nero in Russia, così come nell'agricoltura, giacché la Russia "resta un mercato di esportazione quasi intoccato" per certi prodotti agricoli greci che non vengono prodotti in Russia.

Commentando questa offerta, una fonte greca coinvolta nel miglioramento dei rapporti economici con la Russia ha dichiarato all'EIR che con i russi ed i cinesi che vogliono sviluppare collegamenti ferroviari a partire da Shanghai, attraversando la Russia e l'Europa, la Grecia potrebbe diventare parte di questo raccordo euroasiatico dei trasporti. Disgraziatamente, ha aggiunto, l'attuale governo greco ha respinto l'offerta, ovviamente su ordini dell'UE e dei suoi creditori, agendo quindi come dei "traditori".

In effetti circola voce che il governo greco voglia letteralmente regalare le sue ferrovie ai francesi, per pagare il debito estero impagabile della Grecia, ha commentato la forte, invece di accettare crediti reali per gli investimenti dalla Russia.

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