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Gabanelli-Report sulla legge Glass-Steagall: perché non intervistare chi la propone?

1 novembre 2011 (MoviSol) - Nella trasmissione "Report" di domenica 30 ottobre si è parlato della necessità di separare le banche ripristinando la legge Glass-Steagall del 1933. La trasmissione ha documentato come le difficoltà finanziarie degli stati derivino dal fatto che per salvare le banche che contengono i depositi dei risparmiatori si sia dovuto salvare l'intero sistema in quanto le banche di deposito sono ormai inglomerate nelle "banche universali" che fanno tutto, raccolta e trading, credito e speculazione. Al riguardo, lo staff di Milena Gabanelli ha fatto certamente un buon lavoro.

Nelle ore successive alla trasmissione di "Effetto Valanga" (questo il titolo della puntata) la nostra casella di posta elettronica è stata bersagliata di comunicazioni di telespettatori che sono anche nostri frequenti lettori. Si è così realizzato un secondo "effetto valanga", di persone che credevano ci fosse il nosto zampino.

Purtroppo le premesse e le conclusioni della trasmissione sono invece più che deludenti, diremmo addirittura fuorvianti. Infatti, la conduttrice ha spiegato l'origine della crisi con la tesi veteromarxista della "crisi da sovrapproduzione", facendo propria l'opinione di uno degli economisti intervistati: una tesi tanto infantile quanto sbagliata. Essa parte dal presupposto che "il capitalismo" sia condannato a vendere merci per non rinunciare al profitto, e per fare ciò costringe la gente a indebitarsi.


Da sinistra a destra, dall'alto al basso: 1. la pagina del LaRouche PAC sul ripristino della legge Glass-Steagall; 2. una protesta popolare durante la Grande Depressione chiede la regolazione degli istituti bancari; 3. la firma della legge Glass-Steagall da parte di Franklin D. Roosevelt (1933); 4. l'abrogazione da parte di Bill Clinton (1999). Gli ultimi tre fotogrammi sono ripresi dalla trasmissione Report.

La conclusione è ancora peggiore: poiché la BCE non è una vera banca centrale non avendo dietro un governo (giusto!), i governi europei non hanno gli strumenti per uscire dalla crisi. Ergo, la strada da seguire è la rapida costruzione del governo europeo (sbagliato). Sorge il sospetto che in ambienti finanziari cosmopoliti (alla Soros, per intenderci), si sia escogitato di stoppare il movimento a favore di Glass-Steagall accoppiando la proposta di separare le banche all'idea del superstato europeo. Naturalmente le prorità sono: 1. Superstato; 2. Separazione bancaria. In tal modo è garantito che una vera riforma non ci sarà mai.

Ci chiediamo anche come mai l'inviato di "Report" si sia recato in America e Germania, dove risiedono i massimi esperti di Glass-Steagall (e cioè Lyndon e Helga LaRouche) ma abbia preferito intervistare altri (tra cui la dogmatica Sara Wagenknecht del Linkspartei). Non c'era nemmeno bisogno di muoversi dall'Italia, sarebbe bastato rivolgersi a MoviSol. Può ancora farlo, Signora Gabanelli.


Da sinistra a destra, dall'alto al basso: 1. John Perkins, il sicario economico pentito e votato allo "sviluppo sostenibile", che erroneamente percepisce come alternativa al sistema imperiale per cui lavorò; 2. Thomas Sankara (1949-1987), presidente del Burkina Faso, 3. Hordur Torfa, poeta islandese; 4. Lyndon LaRouche, l'economista e statista americano che quarant'anni fa previde il crac finanziario ed economico in corso. I primi tre fotogrammi sono ripresi dalla trasmissione Report.

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