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Sarkozy, portavoce delle banche d'affari

8 novembre 2011 (MoviSol) - Traduciamo la dichiarazione del candidato alla presidenza della Repubblica Francese, Jacques Cheminade, sul ruolo di Nicolas Sarkozy nella difesa degli interessi della finanza speculativa.

La lezione di economia di Nicolas Sarkozy

La lezione di economia di Nicolas Sarkozy

Aggiungiamo un fotomontag- gio sul famoso Capriccio di Goya "Ne saprà di più l'allievo?", per commentare doverosamente la "lezione di economia" che lo scorso giovedì l'attuale pre- sidente francese ha sciorinato ai suoi concittadini.

Nicolas Sarkozy, portavoce delle banche d'affari

Comunicato della campagna presidenziale di Jacques Cheminade

Parigi, 28 ottobre 2011 – Mentre l'Europa e il mon- do intero sprofondano nel gigante maelström della crisi finanziaria, prodotta da quarant'anni di prudenza e attesa, e di sottomissione dei nostri politici – di qua- lunque schieramento – ai mercati finanziari della City di Londra e di Wall Street, Nicolas Sarkozy ieri sera si è esibito nello spettacolo promozionale di un uomo che si colloca nel sistema e non intende cambiare alcunché. Il suo tentativo di stendere una mano di vernice verde su del legno morto è pietoso.

Respingendo con il dorso della mano la legge Glass-Steagall – la separazione tra banche d'affari e di deposito, unico modo di proteggere il denaro produttivo dalla speculazione – il Presidente della Repubblica ha a tutti gli effetti gettato alle ortiche la chiave che permetterebbe di giungere ad un ordine finanziario alternativo a quello oggi in fallimento. Così, egli si condanna – e ci condanna – a chiudere la porta ad un sistema di credito produttivo pubblico, il solo capace di finanziare l'economia reale e il nostro avvenire.

Non è, infatti, il padrone ma il servitore delle banche francesi ed europee, le quali temono dalla dichiarazione ufficiale di fallimento della Grecia di dover onorare i miliardi di euro di assicurazioni contro il mancato rimborso dei debiti (CDS) che avevano emesso in grande abbondanza. Ecco perché si è dato corso alla finzione di una "ristrutturazione" sperando di nutrire l'Europa con una meccanismo abracadabresco nel quale si vuole che la Cina ci metta del suo, e contemporaneamente veda tassati i prodotti da lei fabbricati.

Nicolas Sarkozy ci chiede di accettare "le misure coraggiose" di "gestione rigorosa", cioè l'austerità per il popolo e le liberalità del Fondo Europeo di Stabilizzazione Finanziaria (EFSF) e della Banca Centrale Europea (BCE) per le banche d'affari.

No, ci spiega, è inutile inalberarsi contro le agenzie di rating, il problema è che spendiamo troppo e che dobbiamo lavorare di più. Il problema siamo noi. Il problema siete voi!

Questo sistema monetarista è al capolinea. Il Presidente è un mago che perde per strada i suoi trucchi. I nostri politici s'impuntano davanti all'abisso. Quanto al Sig. Cahuzac e al partito socialista, essi sono convinti che gli Stati Uniti abbiano ripristinato la separazione tra banche d'affari e banche ordinarie, mentre invece l'Amministrazione di Obama fa di tutto per impedirla.

La campagna di Jacques Cheminade è la sola a porre le vere questioni insieme ai fatti autentici. Aprite gli occhi ed entrate a farne parte!

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