Il cancelliere tedesco proclama terminata la sovranità nazionale
11 novembre 2011 (MoviSol) - Parlando a Berlino nel pomeriggio del 9 novembre, Angela Merkel ha censurato il progetto greco, ormai peraltro abbandonato, di indire un referendum, perché "le decisioni interne ad una nazione hanno un impatto nell'intera eurozona".
"Ciò che abbiamo ottenuto a Cannes [al vertice dei G20] è la consapevolezza che non ci sarà più ciò che chiamiamo legislazione nazionale", ha detto. "Interno è ciò che è interno all'area della valuta comune. La Grecia non può più decidere da sola se tenere o meno un referendum".
"La decisione della Grecia ha avuto effetto su tutti noi, poiché è stata posta in pericolo l'attendibilità delle decisioni assunte dai diciassette membri dell'eurozona. Tutti gli altri sedici sono stati colpiti dalla decisione sul referendum".
Così anche la Merkel si sposta decisamente dalla parte del torto; tuttavia, qualunque altra espressione di infermità mentale colpisca Berlino non influenzerà le altre capitali dell'eurozona, o l'Europa. Il collasso del sistema transatlantico di matrice britannica continuerà finché Obama non sarà legalmente destituito dalla Casa Bianca e, di conseguenza, non sarà ripristinata la legge Glass-Steagall. Una via alternativa non c'è: le nazioni d'Europa non potranno "salvarsi" finché si lasceranno ingabbiare da quel sistema.