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Con il guerrafondaio Blair a "Ballarò" non saranno tutte rose e Floris

13 novembre 2011 (MoviSol) - Ad eccezione dell'iniziale dibattito con Claudio Messora, la trasmissione della puntata di ieri sera di Ballarò ha riempito i telespettatori di emozioni. Floris si è lasciato sfuggire una grande occasione di "fare qualcosa di sinistra" o di sano patriottismo. Avrebbe potuto chiedere al suo ospite d'eccezione Tony Blair la ragione della sua presenza a Roma. Per soddisfare il bisogno dell'impero di dirigere da vicino la formazione del nuovo governo non rappresentativo dell'Italia? Oppure per soddisfare l'altrettanto forte bisogno dell'impero di fabbricare "prove" a sostegno del prossimo conflitto bellico, potenzialmente mondiale, così come accadde prima dell'invasione dell'Iraq? Oppure per entrambe le missioni?

Durante e dopo lo svolgimento della trasmissione, l'utente "Flavio MoviSol" ha seminato qualche idea nel blog intasato da urla di soddisfazione per la caduta del governo. Il raccolto non si è fatto attendere, stando al giudizio di un altro utente.

12 Novembre, 2011 alle 23:03
Flavio MoviSol scrive:

La presenza di Blair, come i soggiorni in Italia di A. Huxley, di Churchill e molti altri, deve preoccupare più del lavorìo intorno a Mario Monti, la faccia buona dell'oligarchia finanziaria.
Blair dà  continuazione allo schema secolare della manipolazione imperiale delle "fedi religiose", chiamata dall'11 settembre in poi "scontro delle civiltà" dai neoconservatori seguaci di "fascisti" come de Maistre, C. Schmitt e L. Strauss.
Che Blair stia confezionando anche il nostro governo tecnico?
1) a molti ingenui che hanno qui commentato, ciò non dispiacerebbe; abbiamo la dannata abitudine di concedere agli inglesi il riconoscimento di una pretesa superiorità  morale e civile, che tanto si spendono a propagandare, nelle pause tra le numerose atrocità  commesse a nome dell'impero;
2) ricordate le delegazioni dei partiti di destra e di sinistra, in pellegrinaggio presso San Blair, negli ultimi quindici anni, ogni volta che ci furono le elezioni? di che mai avranno parlato, ogni volta?

12 Novembre, 2011 alle 23:04
Flavio MoviSol scrive:

"È un principio della politica inglese pretendere tutto dagli alleati, ma nulla fare per essi. Un alleato non è mai per l'Inghilterra un amico rivestito di eguali diritti, ma soltanto un lavoratore a giornata o un mercenario, che essa paga con i suoi sussidi. I trattati rimangono solo sulla carta e non le impediscono, ogni volta che le fa comodo, di ritirarsi nel suo isolamento.
Mancare di fede a un alleato, ordire complotti a suo danno, come solo un nemico potrebbe immaginare, seminare il suo cammino di ferro, tradirlo e venderlo, in una parola assassinarlo alle spalle, questi crimini, queste basse e repugnanti azioni devono in tutta la loro infamia essere bollate a fuoco, affinché il giudizio dei posteri scoraggi tutti coloro che siano capaci di simili delitti."

–Federico il Grande (1712-1786), Storia della Guerra dei Sette Anni.

12 Novembre, 2011 alle 23:22
Flavio MoviSol scrive:

Qualcuno in rete chiede se si possa dire di NO alla finanza speculativa. Certamente, ma occorre il coraggio di gente come Gandhi, Martin Luther King, Enrico Mattei, ecc. e un'idea di che cosa fare, fuori della camicia di forza della moneta unica.
Solo attraverso una serie di accordi internazionali (1) di cancellazione dei titoli tossici, (2) di separazione tra banche d'affari e banche ordinarie (perché queste ultime soltanto siano garantite dai governi) e (3) di collaborazioni internazionali (sul modello della CECA e di EURATOM), quali il ponte terrestre eurasiatico e africano con treni maglev, la conquista delle zone aride, il progetto NAWAPA e il progetto Transaqua (questo, della defunta IRI), il rilancio della conquista spaziale (come insuperato propulsore tecnologico), potremo definire il valore delle valute nazionali e stabilire un vero ordine economico di crescita internazionale.

L'alternativa comincia a chiarirsi agli occhi di tutti: un'altra guerra, tuttavia evitabile!

12 Novembre, 2011 alle 23:32
Claudio Palumbo scrive:

caro Flavio MoviSol,

le tue idee, per quanto sinteticamente espresse, sono estremamente attuali e finalmente in un ottica di lungo periodo. vorrei approfondire la conoscenza tua e del tuo network

12 Novembre, 2011 alle 23:40
Flavio MoviSol scrive:

Caro Claudio Palumbo,
sei il benvenuto. Il sito di partenza è http://www.movisol.org [*]. Possiamo anche tenere un incontro tra amici e conoscenti.

12 Novembre, 2011 alle 23:45
Flavio MoviSol scrive:

Caro Claudio Palumbo,
il sistema ha appena rimosso l'indirizzo del sito, che tuttavia trovi cliccando sul mio nome.

13 Novembre, 2011 alle 00:10
Flavio MoviSol scrive:

Volete sapere il vero paradosso?
Il governo attuale, e quelli dall'anno 2000, non hanno mai dato seguito alle mozioni che, con grande anticipo rispetto allo scoppio della crisi finanziaria, li avrebbero vincolati ad organizzare la cosiddetta Nuova Conferenza di Bretton Woods, per mettere in soffitta il sistema monetarista che ci sta soffocando e sostituirlo con un sistema creditizio, rivolto all'economia reale, fondata sulla creatività  del lavoro e della scienza.
Alcune mozioni furono firmate all'unanimità , con un assordante silenzio della stampa, la stessa che ora fa il tam tam, per scaldare gli animi e spegnere le idee, per far percepire come ineluttabile un destino fatto di sacrifici e conflitti armati.


[*] - Questa è la frase rimossa dal sistema di gestione del blog.

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