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Che dose di radioattività potrebbe assorbire un astronauta in viaggio verso Marte?

6 febbraio 2012 (MoviSol) - Non appena saranno stati elaborati alcuni dati del Laboratorio Scientifico Marziano (MSL) in viaggio verso Marte, sarà possibile dare una risposta precisa. La navicella ha intercettato il vento solare associato alla grande espulsione di massa coronale dei domenica 29 gennaio 2012, trovandosi in una buona posizione intermedia tra Terra e Marte. All'interno della navicella è ospitato un sensore di radiazioni pensato per caratterizzare i livelli di radiazioni alla superficie del pianeta rosso, ma anche per misurare la radiazione durante l'intero viaggio di nove mesi.

Per valutare i livelli di radiazione si useranno anche i dati di un certo numero di satelliti in orbita terrestre, tra i quali l'Osservatorio della Dinamica Solare e l'Esploratore Avanzato di Composizione, e di satelliti in movimento tra il Sole e la Terra, tra cui l'Osservatorio dell'Eliosfera del Sole. Tuttavia, lo strumento di misura della radiazione a bordo della navicella fornirà dati per valutare quanta radiazione la penetri e per indicare lo spessore delle schermature aggiuntive a protezione di possibili esploratori in carne ed ossa. I dati sono spediti alla Terra ogni 24 ore, e ne arriveranno molti mentre la navicella vola alla volta di Marte. L'MSL vi arriverà nel mese di agosto.

Il pericolo attribuito ai raggi cosmici interplanetari è un motivo fondamentale della richiesta che i viaggi extraterrestri vengano compiuti il più in fretta possibile, ricorrendo a tecnologie affidabili, tra le quali nel breve termine si aggiudica il primo posto quella di estrazione di energia tramite la fusione nucleare.

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