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MoviSol alla Fiera di S. Marco (S. Bonifacio): no alla ratifica dell'ESM

27 aprile 2012 (MoviSol) - Giovedì 26 aprile si è tenuto presso la Sala Civica di S. Bonifacio (Verona) un convegno dal titolo "analisi della situazione economica e prospettive per il futuro" nell'ambito della 137° Fiera di San Marco. Il dott. Paolo Polidoro, commercialista e membro della Consulta del Lavoro che ha indetto il convegno, ha presentato Liliana Gorini (presidente di MoviSol) ed Andrew Spannaus (segretario generale di MoviSol) ricordando ai presenti che le pesanti tasse a cui vengono sottoposti i cittadini vanno non ad arricchire l'economia reale o i servizi ma "i derivati nelle amministrazioni pubbliche" e la bolla speculativa che è "12 volte il PIL mondiale" e chiedendo ai relatori di MoviSol di spiegare i motivi della crisi e come uscirne.


Da sinistra, gli oratori Giancarlo Baggio (Presidente della Consulta del Lavoro), Paolo Polidoro,
il sindaco Antonio Casu, Liliana Gorini (MoviSol), Andrew Spannaus (EIR),
Davide Cecchinato (Adiconsum Verona).

Il moderatore Giancarlo Baggio, Presidente della Consulta, ha poi passato la parola a Liliana Gorini, che ha esordito ricordando che il giorno prima "Mario Draghi, presidente della BCE, ed ex Goldman Sachs esattamente come Mario Monti, dopo aver imposto all'Italia misure draconiane di austerità che hanno depresso l'economia reale e il reddito dei cittadini, ha scoperto l'acqua calda: serve la "crescita", e ha anche aggiunto, con la sfrontatezza che gli è propria, che non c'è sufficiente "domanda" di credito. Lo vada a dire a quei poveri imprenditori che si sono suicidati perché non accedevano più al credito necessario per le loro imprese, mentre trilioni vengono regalati invece alle banche d'affari che hanno provocato questa crisi, creando una bolla speculativa che è 12 volte il PIL mondiale".

"Come siamo arrivati a questa situazione in Europa, a una dittatura della BCE che ci impone misure che si rivelano non sono inique, ma anche recessive?" si è chiesta Gorini.

"Nel 1989 cadde il muro di Berlino, e si aprì una grande opportunità, con lo sviluppo dell'Europa dell'est. Allora ero in Germania e insieme al Movimento Solidarietà tedesco partecipai alle fiaccolate a Lipsia, c'era un grande fermento. In quegli anni si discuteva di due piani importanti, il ponte eurasiatico di sviluppo, presentato dall'economista americano LaRouche con cui collaboro a Berlino, al Kempinski Hotel, e il piano Herrhausen, dal nome del presidente della Deutsche Bank e consigliere del Cancelliere Kohl ucciso dalla RAF. Entrambi i piani prevedevano progetti di sviluppo, da cui avrebbero tratto beneficio non solo i paesi ex comunisti, ma anche la Germania.

A Kohl fu invece imposto l'Euro, dalla Thatcher e Mitterrand, in cambio della riunificazione tedesca, e Kohl stesso scrisse nelle sue memorie che fu costretto ad accettare questo vero e proprio ricatto, pur sapendo che l'Euro avrebbe danneggiato il suo paese. Anche Attali, consigliere di Mitterrand, ha ammesso in seguito che i padri dell'Euro inserirono consapevolmente un errore nel concetto dell'Unione Monetaria Europea per poter imporre in seguito la cessione della sovranità".

"Ed è la cessione della sovranità che i Parlamenti europei si accingono ad accettare, con la ratifica in maggio del Patto Fiscale e dell'ESM, il cosiddetto "fondo salva stati" che in realtà non salva affatto gli stati, ma solo le banche speculative, a scapito degli stati. Il 25 maggio è prevista la ratifica da parte del Bundestag, ed anche il nostro Parlamento si accinge a ratificarlo. Sotto silenzio, verranno approvate misure dittatoriali, quali l'immunità totale ditale ESM, le banche che hanno provocato la crisi verranno "assolte e premiate, ottenendo credito all'1% su cui potranno lucrare liberamente". Se non ci opponiamo, avremo presto la situazione paradossale, kafkiana, in cui la BCE presta denaro all'1% alle banche, che comprano bonds emessi dall'ESM a tasso più alto, il quale ESM presta quindi denaro al malcapitato stato, che si trova a riacquistare a tasso molto più elevato lo stesso denaro che gli appartiene".


La presidente di MoviSol ha invitato i cittadini ad opporsi alla ratifica dell'ESM e chiedere un referendum contro il trattato, come quello che si terrà in Irlanda il 31 maggio o quello chiesto da MoviSol tedesco e Mehr Demokratie in Germania. "Come dice il poeta Friedrich Schiller nel Guglielmo Tell, "c'è un limite al potere del tiranno". E come ha dimostrato la Presidente Argentina Kirchner, respingendo al mittente le misure imposte dal Fondo Monetario Internazionale, e rendendo così possibile un tasso di crescita del 7%, c'è una vita dopo il FMI, e "c'è una vita dopo l'Euro" ha concluso, suscitando un convinto applauso.

Spannaus ha proseguito presentando il processo lungo 40 anni che ha portato alla crisi attuale, e poi le soluzioni quali la separazione bancaria sul modello Glass-Steagall, un sistema creditizio per sostenere l'economia produttiva, e i grandi progetti tecnologici ed infrastrutturali.

Nel cominciare, ha preso spunto dall'attenzione data sui media nelle ultime settimane alla questione degli imprenditori suicidi, facendo notare che nella campagna su Radio24 per esempio si dice esplicitamente che "non possiamo dare soluzioni". A parte il fatto che si arriva molto tardi a parlare del problema, il fatto che chi fino a ieri - ed alcuni ancora oggi - promuoveva le politiche liberiste e sosteneva il governo dei tecnici ora mostra solidarietà ma poi si rifiuta di pensare a come risolvere il problema, dimostra la follia e l'ipocrisia che abbondano nel dibattito oggi.

Il denominatore comune in quasi tutti i casi di difficoltà dei piccoli imprenditori è la mancanza di credito e fiducia da parte delle banche. Parlarne è certamente positivo, ma non voler capire il problema sistemico, il motivo per cui il credito va alla speculazione invece che all'economia reale, significa che uno non è in grado di rivedere minimamente i propri assiomi.

Il segretario di MoviSol ha poi ripercorso brevemente la trasformazione delle nazioni occidentali da esempi di progresso economico e sociale a società post-industriali, in cui grazie alla globalizzazione dominano i mercati finanziari che impongono il programma dei poteri oligarchici, gruppi che preferiscono ridurre il tenore di vita della gente piuttosto che perdere la propria capacità di manipolare la politica e l'economia.

Per cambiare direzione - ha detto Spannaus - occorre riappropriarsi della sovranità con misure decise a partire da Glass-Steagall, che taglierebbe subito le gambe alla speculazione internazionale come strumento per controllare le nazioni. Ha descritto poi le proposte promosse da MoviSol in Italia e a livello internazionale, presentando in modo particolare i grandi progetti infrastrutturali come il Ponte eurasiatico di sviluppo e il progetto Transaqua per l'Africa.

Dopo l'intervento di Davide Cecchinato, Segretario di Adiconsum Verona, sul lavoro dell'associazione nell'aiutare le famiglie ad affrontare la gravissima crisi attuale, il sindaco di S. Bonifacio Antonio Casu ha tirato le conclusioni, denunciando con forza il Patto di stabilità imposto dall'Europa e la Tesoreria comune imposta dal governo Monti, che vanno a rinsaldare non lo stato italiano o gli enti locali ma "gli speculatori di cui parlavano i relatori che mi hanno preceduto". "Il bilancio del Comune non è stato ancora approvato e verrà approvato solo in giugno, a metà esercizio, perché cambiano i parametri in continuazione". Per sottostare alle regole imposte da Europa e dal governo Monti "io dovrei far pagare l'IMU ai cittadini, ma non ci sto. L'amministrazione pubblica viene messa in condizione di non poter usare i propri fondi. I fondi ci sono, potremmo usarli ad esempio per ristrutturare una scuola per motivi di sicurezza, o per varare progetti che fungano da volano per l'economia reale, ma non ce lo permettono per non sforare il patto di stabilità. Siamo in uno stato di dittatura che ci impone di non intervenire nelle scuole, anche se i soldi ci sono! Accolgo pienamente le proposte di legge qui presentate, gli enti locali non hanno più canali politici, e devono avere rapporti diretti col dittatore Monti".

Sono state poste molte domande ai relatori su come uscire da questa situazione, tra cui quella, legittima, di un imprenditore sull'uscita dell'Italia dall'Euro, o quella di un giovane su come "riappropriaci del potere che ci è stato tolto". Gorini ha esortato i presenti a non subire il ricatto della paura usato da Monti ogni volta che qualcuno solleva dubbi sulle sue misure inique, sventolando lo spauracchio della Grecia o della default: a bombardare di messaggi email i propri politici eletti, come fanno i cittadini americani, affinché non ratifichino l'ESM e promuovano invece la separazione bancaria.

In risposta ad una domanda su come fare circolare di più il materiale di MoviSol, Spannaus ha ricordato a tutti l'importanza di sostenere l'attività dell'associazione sia con contributi finanziari che con azioni pratiche. Infatti in questo periodo la nostra autorevolezza è più evidente che mai, e si tratta di espandere le attività e fare arrivare il messaggio e soprattutto le proposte alla popolazione e alle istituzioni in modo da spingere verso il cambiamento necessario.


Vedi la pagina dell'invito al convegno.

 

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