Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Il Generale Dempsey: evitare la "trappola di Tucidide" verso la Cina

10 maggio 2012 (MoviSol) - In molti dei suoi scritti, rivolgendosi specialmente ai politici americani, Lyndon LaRouche ha spesso fatto riferimento storico alle antiche guerre del Peloponneso tra Atene e Sparta, narrate dallo storico Tucidide, identificando in loro la causa della catastrofe per la civiltà greca. È quindi interessante che il Capo degli Stati Maggiori Riuniti delle FFAA americane faccia riferimenti simili, e lanci un monito non troppo indiretto all'amministrazione Obama a fermare la propria corsa verso la terza guerra mondiale.


Traduzione cinese dello studio di Tucidide
sulla tragica guerra del Peloponneso

Il Gen. Martin Dempsey l'ha fatto parlando il I maggio alla Carnegie Endowment for International Peace, dove ha sottolineato che la politica americana nel Pacifico non deve essere una "strategia di contenimento" verso la Cina. Ha anche messo in guardia dalla tendenza americana a cadere "nella trappola di Tucidide, che funziona più o meno così: fu la paura ateniese dell'ascesa di Sparta a rendere inevitabile la guerra. Ebbene, ritengo che sia uno dei miei compiti in qualità di Capo degli Stati Maggiori Riuniti, e di consigliere per i nostri leader, di contribuire ad evitare la trappola di Tucidide. Non vogliamo che la paura di una Cina emergente renda la guerra inevitabile. Quindi, Tucidide, eviteremo la trappola".

Tra due settimane il Gen. Dempsey parteciperà all'XI Vertice per la Sicurezza in Asia (Dialogo Shrangri La) a Singapore, dove spera di incontrare la controparte cinese, "e parleremo apertamente ed in modo trasparente di quello che faremo nel Pacifico", ha detto. L'anno scorso, quando era Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, ha spiegato Dempsey, incontrava spesso la sua controparte cinese e considerava positivo questo rapporto.

Quanto all'Iran, Dempsey ha riferito di essere in stretto contatto col Generale Benny Gantz, il Capo di Stato Maggiore israeliano "soprattutto nella condivisione dell'intelligence in modo da arrivare ad una comprensione comune della minaccia e della tabella di marcia che potremmo trovarci ad affrontare". Tuttavia, tale collaborazione non va considerata una pianificazione militare congiunta. In un'intervista al quotidiano israeliano Ha'aretz, concessa la scorsa settimana, Gantz si dice contrario alla politica della guerra preventiva del Primo ministro Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Ehud Barak, definendo "razionale" il regime iraniano e sostenendo che delle pressioni internazionali, nella forma di sanzioni diplomatiche ed economiche, ed un'opzione militare credibile, impediranno all'Iran di "procurarsi la bomba ". Punti di vista simili sono stati espressi da Dempsey alle audizioni del Congresso in febbraio.

Quanto alla Siria, il 1 maggio Dempsey ha dichiarato che è la sua principale responsabilità fornire opzioni qualora le chiedano la leadership civile degli Stati Uniti e/o la NATO. Ma "tra le cose che non possiamo fare c'è il garantire un risultato politico che sarebbe migliore di quello che abbiamo ora, per dirvi la verità. Non sta a me decidere". Ha aggiunto che attualmente non c'è alcun piano militare della NATO per la Siria, perché se ci fosse, gli Stati Uniti ne farebbero parte, ma in ogni caso "lo strumento militare non va mai preso in considerazione da solo".

Sostieni il Movimento di Lyndon LaRouche in Italia


[inizio pagina]