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La legge Glass-Steagall desta sempre più interesse negli Stati Uniti

24 giugno 2012 (MoviSol) - Man mano che il declino dell'economia reale negli Stati Uniti si fa sentire con sempre maggiore pesantezza, cresce nell'opinione pubblica il sostegno al ripristino della legge Glass-Steagall. Ecco alcuni esempi:

  • L'International Union of Bricklayers si è unito al sindacato dei macchinisti ed alla Federazione Americana degli Insegnanti, a molte sezioni della confederazione sindacale AFL-CIO ed al sindacato nazionale agricoltori nel sostenere la mozione per il ripristino della legge Glass-Steagall presentata alla Camera dei Rappresentanti dalla parlamentare Marcy Kaptur. Il sostegno dei sindacati a Obama si è molto raffreddato.
  • L'ex presidente della Federal Reserve di Kansas City Thomas Hoenig ha scritto sul Wall Street Journal dell'11 giugno di "avere una proposta per rafforzare il sistema finanziario americano semplificandone la struttura e rendendo le sue istituzioni più responsabili dei propri errori, in altre parole, una Glass-Steagall odierna". L'articolo è intitolato "basta col welfare per le banche".
    Hoenig, attualmente direttore della Federal Deposit Insurance Corporation, il fondo di garanzia dei depositi, sfida direttamente i propri colleghi identificando e confutando i due principali argomenti contro la Glass-Steagall. Primo, che essa non avrebbe potuto impedire il collasso perché fu la "bolla immobiliare" a causarla, e secondo, che vada contro gli ideali del libero mercato e metta gli Stati Uniti in svantaggio in un'economia globalizzata. "Se uno di noi vuole speculare sul mercato, deve rischiare a proprie spese", scrive Hoenig. Tuttavia "le banche possono prontamente coprire la propria posizione ricorrendo a depositi assicurati o a prestiti della Federal Reserve" arrivando a "raddoppiare" una cattiva scommessa, il che non è giusto. L'abrogazione della legge Glass-Steagall ha reso possibile tutto ciò ed "è ora di correggere tale errore".
    Hoenig, diventato direttore della FDIC nell'aprile 2012, dopo aver lasciato la Federal Reserve l'ottobre scorso, è molto influente e potrebbe esercitare la propria influenza sui politici nazionali, soprattutto repubblicani, che per il momento restano defilati nella battaglia su Glass-Steagall al Congresso, così come in tutta la nazione.
  • Il professor Luigi Zingales della University di Chicago Booth School of Business ha pubblicato un editoriale sul Financial Times dell'11 giugno dal titolo "Perché sono passato dalla parte di Glass-Steagall". Le esperienze degli ultimi anni hanno cambiato la sua opposizione alla legge di Roosevelt, confessa Zingales, che scrive regolarmente anche sul Sole 24 Ore e L'Espresso. "Ho rivisto il mio punto di vista e mi sono convinto della necessità di una separazione obbligatoria" tra banche commerciali e banche d'affari. Una delle ragioni chiave è la semplicità della legge Glass-Steagall originale, con le sue 34 pagine, rispetto al "Volcker Rule" con le sue "298 pagine di raccomandazioni incomprensibili, che richiedono eserciti di avvocati per essere interpretate". Un'altra ragione è il fatto che dall'abrogazione della legge Glass-Steagall c'è stato un "esodo dai mercati azionari pubblici ed un boom dei mercati opachi over-the-counter", mentre esplodevano in termini di dimensioni le banche d'affari ed anche il loro potere sui mercati, con la creazione di nuovi strumenti finanziari su mercati opachi.
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