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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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L'alternativa all'iperinflazione
e alla guerra termonucleare

Colloquio con un giornalista italiano
di Helga Zepp-LaRouche, 22 settembre 2012

23 settembre 2012 (MoviSol) - La signora LaRouche ha risposto a una domanda dall'Italia, da un giornalista che da mesi conduce una campagna a favore della separazione bancaria, e che si chiede:

Domanda

"Perchè la gente non scende in piazza a favore della Glass-Steagall? È perchè si lascia dominare dai sensi, pensa solo alle vacanze e ai social network e manca di una visione e di immaginazione? Come possiamo cambiare il pensiero che orienta le scelte?"

 

Risposta

"E' il fatto che in Europa viviamo in un sistema oligarchico. Nei nostri gazebo in strada diciamo alla gente "bisogna fare questo" e la risposta è spesso "non si può cambiare niente comunque". Se pensi questo in che sistema vivi, vivi in una democrazia? Sembra di no. L'UE è organzizata come burocrazia sovrannazionale in cui si fa carriera in un partito solo stando al gioco, viene negata alle persone normali un'informazione onesta, in cui i principali media sono controllati come ai tempi di Goebbels. Un direttore di un giornale della CDU me l'ha detto e come ex giornalista lo so dall'interno, il controllo sui media definisce ciò che merita di diventare una notizia. Ieri ho partecipato a una conferenza a Washington del congressista Walter Jones e Jones ha fatto un bellissimo discorso sul pericolo di guerra, l'urgenza di difendere la Costituzione, il fatto che il Presidente ha l'obbligo di andare al Congresso prima di dichiarare guerra, ed abbiamo ascoltato un discorso nella tradizione dei padri fondatori degli Stati Uniti e sul perchè la politica odierna degli Stati Uniti è quella di Re Giorgio III contro cui si combattè la Rivoluzione Americana; non c'era neanche un media cosiddetto "mainstream". Non è "newsworthy", non fa notizia. E' così che funziona, le questioni veramente importanti che non rientrano negli interessi dell'oligarchia non vengono riportate. Con internet si cerca di rimediare, ma se si è colti e bene informati, altrimenti non si da cosa cercare. La gente viene travolta dalle informazioni, ed è un problema, anche coi cosiddetti siti alternativi. Dobbiamo fare uno sforzo maggiore per educare la popolazione rapidamente. Siamo in un periodo di grandi cambiamenti repentini, qui negli Stati Uniti l'assassinio dell'ambasciatore americano a Bengasi ha creato un effetto Pearl Harbor, all'epoca di Pearl Harbor in 2 ore la popolazione cambiò punto di vista. Come ho detto all'inizio della conferenza, siamo in un periodo in cui possiamo aspettarci cambiamenti repentini, in cui la gente rifiuterà opinioni in cui credeva perchè vede la differenza tra queste opinioni e la realtà che si impone. E' un periodo questo in cui dobbiamo intrvenire con le nostre proposte, quelle che chiamo le "ore cruciali della storia", come quando cadde il muro di Berlino nel 1989, potevamo cambiare la storia in meglio, il triangolo produttivo, era una chance. Disgraziatamente la fazione oligrchica della vecchia amministrazione Bush insieme ai britannici fece perdere questa occasione. Ma ora siamo in un periodo simile, in cui è chiaro che il vecchio sistema non funziona. Abbiamo il piano di ricostruzione per il Sud Europa e il Mediterraneo, e dobbiamo imporre queste proposte, aprire un dibattito su questo, e fare il miracolo. Come trovare donne e uomini coraggiosi? Ce ne sono, molti hanno lasciato la politica e sono musicisti nelle orchestre, nell'industria, nei sindacati, dobbiamo evocare questo spirito per salvare la civiltà. Se siamo fortunati ci riusciremo".

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