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La politica di Draghi fa parlare di iperinflazione

28 settembre 2012 (MoviSol) - Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha esplicitamente paventato il pericolo di iperinflazione come risultato della politica di espansione monetaria della Banca Centrale Europea. Gli avvertimenti di un banchiere centrale tedesco sul tema dell'inflazione devono essere presi sul serio, perché la fonte sa di che cosa parla. Infatti la Germania ha sperimentato l'orrenda iperinflazione del 1922-23 come risultato di un'espansione monetaria per pagare il debito estero. Inizialmente la politica della banca centrale sembrava funzionare ma poi, di botto, scoppiò l'iperinflazione.

In un discorso pronunciato ad un congresso di banchieri a Francoforte il 18 settembre, Weidmann ha reiterato la propria opposizione al piano della BCE di acquisti illimitati di titoli sul mercato secondario. Ha detto che gli sforzi di pompare denaro nell'economia gli ricordavano la scena nel Faust di Goethe in cui "Mefistofele, travestito da Buffone, convince l'imperatore a stampare grandi quantità di moneta cartacea. Nel classico di Goethe, l'emissione monetaria risolve i problemi finanziari del reame ma la storia finisce male, con l'inflazione rampante". Essere paragonato a un Buffone è sicuramente uno degli attacchi più duri mai ricevuti dal presidente della BCE.

Senza mai menzionare apertamente Mario Draghi, Weidman ha detto: "Se una banca centrale può potenzialmente creare denaro illimitato dal nulla, come fa a garantire che il denaro sia sufficientemente scarso da mantenere il proprio valore? Si, questa tentazione certamente esiste, e nella storia monetaria molti hanno ceduto ad essa". Però, ha aggiunto, "è importante (…) che i banchieri centrali, che amministrano un bene pubblico – moneta stabile – si giustificano anche pubblicamente".

Alla stessa manifestazione di Francoforte, il tema dell'iperinflazione è stato sollevato anche dall'altra sponda, e cioè da Mohamed el-Erian, amministratore del fondo Pimco (che appartiene ad Allianz). Il manager è convinto che in un modo o nell'altro l'inflazione scoppierà. I banchieri centrali, BCE compresa, "pomperanno sempre più denaro nei 'mercati'", senza fine in vista, semplicemente perché "marciano in un territorio completamente sconosciuto" e non sanno dove fermarsi.

Parallelamente a questa discussione a Francoforte, due autori austriaci, Matthias Weik e Mark Friedrich, hanno accusato Draghi di condurre una politica che porta direttamente all'iperinflazione. Sul quotidiano Wirtschaftsblatt, Weik e Friedrich accusano i politici e i banchieri che sostengono che "non ci sono alternative" alla politica, ma questa è una menzogna. La verità è che l'euro non si può salvare in quel modo, perché tutte le monete che esistono solo sulla carta prima o poi vengono spazzate via. Sarà inevitabile un completo "restart".

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