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LaRouche denuncia sia Obama sia Romney al National Press Club di Washington

6 novembre 2012 (MoviSol) - In una conferenza stampa al National Press Club di Washington il 3 novembre, l'economista e leader politico americano Lyndon LaRouche ha dato una strigliata ad entrambi i candidati presidenziali, ammonendo che il mondo affronta la peggiore crisi dei tempi moderni, che potrebbe sfociare in una guerra termonucleare e nel collasso iperinflazionistico delle economie transatlantiche. LaRouche è stato affiancato da Jeffrey Steinberg, dell'Executive Intelligence Review.

La sera prima LaRouche aveva tenuto l'ultima delle sue videoconferenze del venerdì, in cui aveva esposto la stessa analisi arricchita da dettagli storici.

LaRouche ha iniziato la sua conferenza stampa presentando la crisi strategica ed il fatto che né Obama né Romney sono qualificati ad affrontarla. La rielezione di Obama, ha avvertito LaRouche, garantirà che si andrà ad una confrontation nucleare tra Stati Uniti, Russia e Cina, come conseguenza della crisi attuale in Siria.

LaRouche ha messo in guardia il pubblico: "Dal mio punto di vista, siamo nella peggior crisi mai sperimentata dagli Stati Uniti e da altre nazioni. E l'elezione stessa, o i risultati nominali delle elezioni, se mai si arriverà ad un risultato chiaro, sono di secondaria importanza. La vera notizia diventerà evidente dopo la chiusura dei seggi. Allora cominciano i divertimenti. Non ora, prima delle elezioni, ma una volta finito lo spoglio dei voti si scatenerà l'inferno a livello internazionale...

In effetti, per svariate ragioni, incluse le difficoltà di voto in molti stati colpiti dall'uragano Sandy, e l'uso del voto per corrispondenza o su schede provvisorie in stati chiave come l'Ohio, non è chiaro quando saranno noti i risultati elettorali.

"La questione cruciale, la questione più cruciale, è il rischio di una guerra termonucleare. È il tema determinante in queste elezioni. Ora, il Presidente uscente è a favore di uno scontro militare che, una volta iniziato, diventerà termonucleare...".

LaRouche ha denunciato l'incapacità di affrontare i temi cruciali dimostrata da entrambi i candidati durante il loro ultimo dibattito a Boca Raton, in Florida, avvertendo che la politica economica di Obama e Romney impedirà agli stati colpiti dall'uragano Sandy di riprendersi. La gente sta già morendo a causa della politica economica genocida di Obama, ha detto, e Romney non offre una vera alternativa.

Il fatto che il candidato repubblicano non sia stato capace di inchiodare il Presidente Obama alle sue responsabilità per l'insabbiamento della verità sull'attacco terroristico dell'11 settembre a Bengasi, ha aggiunto LaRouche, è la chiara indicazione che non si batterà per la verità.

Detto questo, ha ceduto il microfono a Steinberg, che ha presentato le prove, riprese interamente da documenti declassificati del governo USA, che mostrano che il Presidente Obama non è stato capace di proteggere i suoi diplomatici in Libia, pur essendo stato avvertito, mesi prima, del fatto che il paese rischiava di cadere nelle mani di Al Qaeda ed altri terroristi jihadisti (come abbiamo riferito nelle ultime settimane). Steinberg ha mostrato ingrandimenti di 12 documenti resi pubblici dal Dipartimento di Stato e dalla Commissione di Supervisione del Governo alla Camera, che mostrano la precisione delle informazioni che erano state fatte arrivare all'amministrazione Obama sulla crescente minaccia per la sicurezza nell'area di Bengasi.

Sono seguite le domande e risposte con diplomatici dall'Europa occidentale e dall'Africa e giornalisti di media americani, europei orientali, mediorientali e sudamericani. LaRouche e Steinberg si sono soffermati sul ruolo dell'alleanza anglo-saudita all'epoca dei primi attacchi dell'11 settembre 2001 e poi del secondo attacco terroristico dell'11 settembre scorso a Bengasi.

Intervento di Lyndon LaRouche

 

Intervento di Jeff Steinberg

 

Videoconferenza del venerdì 2 novembre


Trascrizione in lingua originale

 

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