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Con l'impeachment nell'aria, i leader europei sbagliano a fare affidamento su Obama

16 novembre 2012 (MoviSol) - Ad un incontro privato a Washington l'8 novembre, Lyndon LaRouche ha presentato il quadro strategico dopo le disastrose campagne elettorali di Obama e Romney, "all'insegna di stupidaggini incompetenti". Anche se gli avvenimenti recenti sono significativi, LaRouche ha voluto concentrare la propria attenzione su qualcosa di più importante, ovvero il futuro.

Attualmente, ha detto, il mondo si muove nella direzione di una guerra termonucleare e verso l'accelerazione di una folle politica economica che sta distruggendo le basi stesse dell'esistenza futura imponendo alle popolazioni un'austerità mortale e negando lo sviluppo dell'economia reale. Ciò condurrà all'iperinflazione, ma né i democratici né i repubblicani sono disposti ad accettare questa realtà, perché sono incapaci di prevedere i trend economici sottostanti, cosa che è invece la "specialità" di LaRouche.

LaRouche è stato seguito da Jeffrey Steinberg, uno dei direttori dell'Executive Intelligence Review, che ha esordito dicendo: "Molti leader sciocchi, soprattutto in Europa occidentale, hanno stappato lo champagne martedì notte, quando hanno visto che era stato rieletto il Presidente Obama". Il motivo principale è che i leader europei considerano la rielezione di Obama "la garanzia che gli Stati Uniti, con la Federal Reserve, continueranno a pompare massicce quantità di denaro, quasi sempre di nascosto, nella Banca Centrale Europea, per proseguire la politica di salvataggio delle banche private europee, del debito sovrano europeo, senza far nulla per affrontare il fatto che stanno provocando una replica dell'iperinflazione di Weimar del 1923, questa volta su scala transatlantica e globale".

Gli Stati Uniti sono parte integrante dei salvataggi bancari europei, ha spiegato Steinberg, tanto che se la Grecia, ad esempio, facesse default e lasciasse l'Eurozona, questo avrebbe immediate ripercussioni negli Stati Uniti.

A causa della politica dei salvataggi bancari di Obama, la proiezione è che "entro la fine di quest'anno, senza un cambiamento radicale nella politica, il debito del governo americano arriverà a 16,8 trilioni di dollari, il che significa un debito pro capite di 250.000 dollari, che va ad aggiungersi all'indebitamento personale". Si tratta di un debito superiore del 35% a quello della Grecia, e molto più alto rispetto a quello di Spagna, Portogallo, Italia, Irlanda e perfino Francia. In questo modo tutta la regione transatlantica è sull'orlo di un'esplosione iperinflazionistica.

Invece di investire nelle infrastrutture di base, nei progetti che esistono sulla carta da decenni, migliaia di miliardi di dollari sono andati a salvare le banche su ambo le sponde dell'Atlantico. Steinberg ha citato il caso dell'uragano Sandy, che ha devastato la costa orientale degli Stati Uniti. Anni fa, c'erano dei piani per costruire barriere contro le alluvioni nell'area di New York. Sono stati scartati perché sarebbero costati 6 miliardi di dollari, e ora la ricostruzione della rete elettrica, del gas, dei trasporti, ponti e case costerà dai 50 ai 100 miliardi. "E questo denaro non c'è a causa dei tagli al bilancio".

Steinberg ha ricordato ai presenti che quasi subito dopo essere rieletto presidente nel 1972 con una valanga di voti, Richard Nixon fu colpito da uno scandalo, che poi divenne il famoso "scandalo Watergate" e lo costrinse a dimettersi. Oggi, ha aggiunto Steinberg, "non è affatto esagerato dire che i reati di cui si è macchiata l'amministrazione Obama vanno ben al di là di quelli commessi dal Presidente Nixon. E ora che è stato rieletto Obama questi temi non potranno essere messi sotto il tappeto. Verranno fuori in modo eclatante, e ritengo che uno degli scandali che colpirà l'amministrazione Obama saranno gli avvenimenti che hanno condotto l'11 settembre 2012 all'assassinio dell'ambasciatore americano Stevens a Bengasi". Steinberg ha quindi mostrato nei dettagli come i funzionari dell'amministrazione Obama abbiano mentito sull'attacco terroristico e continuino ad insabbiare la verità.

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