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Il primo colpo all'apparato di sorveglianza della NSA potrebbe stabilire un precedente

3 gennaio 2014 (MoviSol) - Il giudice americano Richard Leon ha emesso il 16 dicembre un'ingiunzione preliminare contro la National Security Agency (NSA) per aver violato il divieto di perquisizione e sequestro illegali previsto dal Quarto Emendamento. Il giudice ha immediatamente "sospeso" l'attuazione dell'ingiunzione, per consentire al governo di presentare appello.

Data la natura delicata della causa, il giudice ha deliberato solo in due casi specifici proibendo alla NSA ed alla Verizon Communications di impegnarsi in ulteriori attività nei confronti dell'organizzazione Judicial Watch. Si è inoltre rifiutato di deliberare sulla costituzionalità delle corti segrete FISA, sostenendo una mancanza di competenza in materia.

Il giudice Leon ha condannato però "la tecnologia quasi orwelliana che consente al governo di memorizzare ed analizzare i metadati telefonici di qualsiasi utente telefonico negli Stati Uniti”.

L'amministrazione Obama e la NSA sostengono da sempre che tale megaspionaggio sia cruciale per combattere il terrorismo, ma ad oggi non hanno citato una sola inchiesta che lo provi. Perfino la commissione indipendente creata dal presidente Obama l'ha riconosciuto.

Dal suo canto, Edward Snowden ha lodato la sentenza del giudice Leon in una dichiarazione rilasciata tramite il giornalista Glenn Greenwald: "Ho agito nella convinzione che i programmi di sorveglianza di massa della NSA non potessero reggere ad una sfida costituzionale, e che il pubblico americano debba avere la possibilità di seguire queste questioni decise in tribunali aperti. Oggi è stato deciso che un programma segreto autorizzato da una corte segreta, una volta esposto alla luce del sole, viola i diritti degli americani. E' la prima di molte sentenze a venire”.

Mentre aumenta lo sdegno per le misure da stato di polizia della NSA, a Snowden è stata offerta l'opportunità di esprimere il suo punto di vista. In un articolo del Washington Post del 24 dicembre, basato su un'intervista del mese prima col giornalista Barton Gellman, Snowden sottolinea di non aver violato il suo giuramento alla Costituzione degli Stati Uniti. Ma tra coloro che l'hanno violato cita il direttore della NSA Keith Alexander ed il direttore della National Intelligence James Clapper, che hanno mentito spudoratamente sui programmi di sorveglianza dell'ente.

Snowden ha paragonato il programma della NSA all'uso dei mandati generali di arresto da parte dei britannici nell'America coloniale, facendo notare che "l'ultima volta che accadde, combattemmo una guerra contro questo”.

In un messaggio al popolo britannico trasmesso il giorno di Natale dal Canale 4 della BBC, Snowden ha fatto notare che la tecnologia di sorveglianza descritta da George Orwell nelle sue opere non era "niente paragonata a quella che abbiamo oggi”.

Nel frattempo il Wayne Madsen Report del 5 dicembre, ripreso in parte da Voice of Russia, sostiene che gli agenti segreti all'ambasciata britannica a Mosca stanno cercando freneticamente di scoprire dove si trova Snowden, catturarlo ed estradarlo al Regno Unito. Si noti che le operazioni di megaspionaggio della GCHQ britannica sono allo stesso livello di quelle della NSA e degli altri enti americani.




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