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Comune francese vince la causa sui prestiti tossici della Dexia

28 marzo 2014 (MoviSol) - La battaglia legale degli enti locali francesi contro le frodi commesse dalle principali banche rimane una questione cruciale non solo in Francia, ma per tutte le amministrazioni locali che lottano per poter mantenere i servizi pubblici di base.

Il 7 marzo la Corte di Prima Istanza di Nanterre (TGI) ha emesso una sentenza di condanna nei confronti del gigante bancario franco-belga Dexia nella causa intentata dal Comune di Saint-Maur-des-Fossés nei pressi di Parigi.

Nel 2000 tale comune di 75.000 abitanti ottenne dalla Dexia un prestito di 50 milioni di Euro ad un tasso variabile, prestito che costituisce ora il 20% del debito totale del comune. Anche se il tasso iniziale era molto favorevole, negli ultimi anni il prestito si è rivelato "tossico", essendo collegato a fattori imprevedibili quali i tassi di cambio.

La sentenza del 7 marzo era relativa alla legalità di un solo prestito di 10 milioni di Euro. La corte ha ritenuto che non indicando il tasso percentuale annuale, la banca ha omesso di spiegare al cliente il meccanismo dei tassi di interesse. Ne consegue che "la Dexia deve sostituire il tasso percentuale annuale [che è esplosivo] con il tasso legale [che è solo dello 0.04%]" e rimborsare gli interessi in eccesso già pagati. La sentenza è valida fino alla risoluzione del contratto nel 2036.

Se la sentenza sarà confermata in appello (la Dexia ha fatto ricorso), il Comune sarà esonerato dal pagare quasi 600.000 Euro di interessi. Il sindaco spera che questo precedente si applicherà anche ad altri prestiti tossici.

La banca franco-belga, che ha preso il posto degli enti pubblici che in passato finanziavano gli enti locali, ha continuato a perdere denaro ogni anno da quando è andata in bancarotta nel 2012. In Francia, il governo ha creato all'inizio del 2013 un ente governativo, la Société de financement local (SFIL), che ha acquisito larga parte dei prestiti tossici concessi da Dexia ai comuni francesi. Da allora, oltre 400 enti locali hanno fatto causa alla SFIL o alla Dexia o entrambe.

Il governo francese è ora alle strette, perché se le cause verranno vinte, lo stato subirà le perdite, in quanto proprietario della SFIL. Per questo motivo il novembre scorso il governo ha fatto approvare al Parlamento una legge che concede l'amnistia alle banche per i loro crimini, dichiarando il tasso di interesse un mero dettaglio. La legge è stata approvata da 320 socialisti ed ecologisti, ma è stata bocciata dalla Corte Costituzionale.

 

 

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