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Grecia: una politica UE che uccide

11 aprile 2014 (MoviSol) - Le statistiche greche sono agghiaccianti. Dalla crisi finanziaria del 2008, seguita dai salvataggi bancari dell'Unione Europea con le sue dure condizioni e la distruzione del sistema sanitario, il tasso di mortalità ha subìto un'impennata verso l'alto.

Il numero dei decessi è aumentato di un enorme 5% soltanto dal 2011 al 2012, stando all'istituto di statistiche ellenico (ELSTAT). Consideriamo i dati dei decessi:

2008 – 107.979
2009 – 108.316
2010 – 109.084 (nel maggio 2010 fu sottoscritto il primo memorandum UE-FMI.)
2011 – 111.099
2012 – 116.668

Non c'è alcun dubbio che i dati del 2013 saranno superiori a quelli dell'anno precedente.

L'aumento è direttamente attribuibile al crollo del sistema sanitario dopo i tagli al bilancio. Le morti per neoplasie (tumori e cancri maligni) sono aumentate di quasi il 5% nel 2012, perché molti malati di cancro sono costretti a pagare di tasca propria i farmaci e gli interventi. Inoltre, c'è una grave carenza di farmaci perché il piano sanitario del governo non rimborsa le farmacie.

Anche i decessi per malattie respiratorie sono aumentati del 10% nel 2012. In parte perché la gente non può permettersi il combustibile per il riscaldamento, e brucia il legno, creando il peggior inquinamento nella storia della Grecia. Anche le morti dovute a "condizioni inspiegabili" sono aumentate drammaticamente da una media di 8.000 nel 2009 a 13.169 nel 2012.

Tra il 2008 ed il 2012 sono aumentati del 36% anche i suicidi, che riflettono la disperazione causata dal crollo nei livelli di vita.

Particolarmente allarmante è il nuovo rapporto dell'UNICEF, che rivela che un bambino su tre in Grecia è a rischio di povertà o espulsione sociale. "Le condizioni dei bambini sono deteriorate in Grecia negli ultimi anni", scrive il rapporto, "a seguito dei tagli alla spesa sociale, della disoccupazione dei genitori, della povertà e dell'insufficiente accesso all'assistenza sanitaria".

Dal censimento del 2011, il numero di bambini in Grecia è diminuito del 9%.




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