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Il programma del Movimento di LaRouche in Spagna

È ora che abdichino l'Impero britannico e la sua Troika genocida.

Estratto di un volantino distribuito in occasione delle manifestazioni del 9 giugno, successive all'annuncio dell'abdicazione del re Juan Carlos

22 giugno 2014 (MoviSol) - Lo stesso terremoto politico che ha scosso l'Europa il 25 maggio ha accelerato in Spagna l'abdicazione del re Juan Carlos, in preparazione da qualche tempo. La decisione non è stata presa in Spagna, ma nei centri di potere economico-finanziario dell'impero britannico e dei loro complici di Wall Street, con l'intenzione di sacrificare il re per preservare la monarchia, una delle istituzioni da essi preferite, più adatte ad assicurare la permanenza dell'ancien régime costituito dal sistema finanziario transatlantico ormai disperatamente in bancarotta.

Si prospetta un secondo terremoto economico, la cui magnitudo è inimmaginabile da molti lettori di questo volantino. Per mantenere il controllo della bolla speculativa che a livello mondiale supera 1,7 milioni di miliardi di dollari, gli stessi centri di potere si preparano ad affiancare agli ormai tradizionali salvataggi delle gigantesche banche i prelievi forzosi (bail in), seguendo il cosiddetto “modello cipriota”, e altre forme di saccheggio ai danni delle pensioni, dei diritti del lavoro e, in generale, delle condizioni stesse di esistenza fisica degli individui.

Che questo sviluppo significhi il genocidio non impensierisce affatto l'impero britannico. Anzi, esso promuove attivamente la riduzione della popolazione mondiale fino al miliardo di individui ritenuto ottimale, ricorrendo a stratagemmi anti-scientifici quali le agende ambientaliste di “denuclearizzazione” e, più recentemente, di “decarbonizzazione” dell'economia mondiale.

Un tale genocidio richiede l'eliminazione della sovranità dello Stato nazionale e il lancio di guerre irregolari come nei casi delle “rivoluzioni colorate” usate per imporre i cambiamenti di regime nelle situazioni in cui sia incontrata una certa resistenza: il tutto senza escludere le folle provocazioni che potrebbero condurre ad uno scontro termonucleare tra gli Stati Uniti e la NATO, da una parte, e la Russia e la Cina, dall'altra.

Un'alternativa esiste, e si sta creando proprio mentre la regione transatlantica sprofonda nella bancarotta, tra le tante tensioni belliche e quelle dovute all'implosione delle economie nazionali interessate.

[…]

Per quanto riguarda la Spagna, non v'è dubbio che dobbiamo liberarci dei residui istituzionali del Medio Evo. Tuttavia, la questione più fondamentale è: che cosa sostituire ad essi? Dobbiamo ritornare ai princìpi del Rinascimento confermati dal Trattato di Westfalia, che pose fine all'epoca delle guerre di religione in Europa: agli stati nazionali sovrani, il cui principio dominante è la pace ottenuta sulla base della promozione del Bene altrui, scartando l'odio e lo spirito di vendetta con cui gli imperi hanno sempre dominato i propri sudditi.

Il Movimento di LaRouche in Spagna (MLE) chiede pertanto:

  1. Uscita della Spagna dalla NATO, organismo che opera incitando allo scontro termonucleare con la Russia e con altre nazioni (come abbiamo visto nel caso del golpe fascista in Ucraina), e che, adoperando le sue basi Rota e Moron, pone la Spagna letteralmente nel mirino di una possibile risposta bellica.
  2. Uscita dal campo di concentramento chiamato Unione Europea.
  3. Uscita dal sistema della moneta unica dell'Euro e recupero della sovranità nazionale in politica economica, con il ristabilimento di una moneta nazionale protetta tramite i dovuti controlli sui flussi di capitali e di merci.
  4. Adozione immediata di una riforma bancaria, coerente con la legge Glass-Steagall approvata da Franklin D. Roosevelt nel 1933, per separare le banche ordinarie (casse di risparmio, casse di credito, ecc.) dalle banche speculative e spazzare via, di conseguenza, il cancro dei derivati finanziari e di altre forme di debito illegittime.
  5. Creazione di una banca nazionale e di un sistema creditizio per assicurare la ricostruzione dell'economia fisica e la creazione di posti di lavoro produttivi attraverso gli opportuni investimenti nell'educazione, nella salute, nelle infrastrutture, nei progetti ad alta tecnologia, ecc. Tra questi investimenti quello per la costruzione del ponte terrestre transcontinentale, nel quale la Spagna assumerà un ruolo importante per il progresso dell'Africa.

Noi spagnoli non siamo chiamati a tollerare il genocidio che l'impero britannico e i suoi lacché a Bruxelles e a Wall Street ci stanno imponendo. Non siamo obbligati a tollerare il male e le politiche ambientaliste totalmente antiscientifiche che l'oligarchia ha creato per imporre l'arretratezza e la deindustrializzazione. Possiamo invece creare un futuro di progresso e dignità per l'umanità, avvalendoci della cultura classica e della scienza per creare un'economia fondata sull'illimitata energia estratta tramite la fusione termonucleare.

Non manchiamo a questa storica responsabilità. Come il Marchese di Posa disse al re Filippo II nel Don Carlos, la famosa tragedia di Friedrich Schiller: “Così diverrete re tra un milione di sovrani”. Unitevi al Movimento di LaRouche in Spagna.

Non vi sono limiti alla crescita! V'è un limite, invece, al potere del tiranno!




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