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LaRouche: creare una coalizione globale per sconfiggere l'Impero Britannico

21 agosto 2014 (MoviSol) - Secondo Lyndon LaRouche, gli Stati Uniti sono sulla soglia di un grande cambiamento. "Un vasto gruppo di persone negli Stati Uniti ha deciso di intervenire e mettere in fallimento la maggior parte del sistema", ha annunciato l'economista e leader politico americano alla conferenza settimanale del LPAC il 15 agosto, nel quarantatreesimo anniversario del crollo del sistema di Bretton Woods. In dichiarazioni simili pubblicate sul sito del LPAC, LaRouche ha spiegato che "sta nascendo un nuovo sistema. Gente responsabile e potente si è mossa. Perciò, non sprechiamo altro tempo o energie in cose inutili, come Wall Street e tutto ciò che essa rappresenta. Liberiamocene semplicemente; è ora di gettare la spazzatura".

"Sotto il nuovo sistema, quello dei BRICS e delle nazioni alleate come il Sud America, l'Egitto e altri, tali persone responsabili hanno deciso di scardinare il sistema dei prezzi di mercato. Ora non ci sono valori stabiliti, ci sono solo i nuovi valori. E questo nuovo sistema di valori viene gestito da gente che afferma pubblicamente che il vecchio sistema è tutto spazzatura. In certi ambienti degli USA e altrove ci sono segni di comprensione e, benché questa non sia perfetta, ci si avvicina alla realtà."

Il nuovo sistema sarà indipendente da Wall Street e dalla City di Londra. "Questo è il nostro club, e chi non aderisce verrà scaricato. Saremo leali con chi ci sta, ma diremo No ai capoccioni con quegli schemi cervellotici".

Il 17 agosto LaRouche ha quindi proposto "una coalizione globale delle nazioni" per schiacciare quello che chiama "L'Impero Britannico", e cioé il sistema globale di saccheggio finanziario e politiche di guerra che fa capo alla City di Londra. "Questa è l'unica soluzione, altrimenti la guerra proseguirà a singhiozzo, e non vogliamo che accada. Perciò, si deve dire che chi non vuole [la coalizione] è criminale, perché causa una guerra con le proprie azioni. Chi causa la guerra ne ha la colpa"




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